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Si temeva che l'uscita dal gruppo del chitarrista Lele Hofmann avrebbe prodotto degli sconquassi per i ticinesi Clepsydra. Ebbene così non è stato, infatti i cinque svizzeri, forti di un notevole affiatamento maturato nel percorso dei primi due album, con questo "Fears" si evolvono verso nuove soluzioni musicali. Sia chiaro, il Clepsydra-Sound rimane, ma se prima il loro new-prog melodico era di più facile presa, ora un paio di ascolti non sono sufficienti per assimilare al meglio la loro proposta e questo è sicuramente un fatto positivo. Lo stile del nuovo chitarrista Marco Cerulli (che suona anche il sax) permette di uscire dal solito schema assolo di chitarra / assolo di tastiere che caratterizzava i lavori precedenti, senza togliere spessore al risultato finale. Come in precedenza, la qualità d'incisione è superiore alla media e questa è una nota di merito che va rimarcata, visto il salasso continuo al quale sono esposti gli acquirenti di musica del nostro paese. Mi viene da dire "No fears! La strada è quella giusta".
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