Home
 
GILA Night works Garden of Delights 1972 GER

"Night works", live session radiofonica registrata a Colonia nel '72 ed interamente composta di pezzi inediti, può a pieno diritto considerarsi il secondo disco ufficiale dei Gila, dopo l'esordio omonimo del '71 e prima del conclusivo "Bury my heart at Wounded Knee" ('73). Vi si respira un'aria piacevolmente malsana, con una psichedelia di fondo che si rifà ai Pink Floyd ma soprattutto ai Doors, considerate certe reiterazioni dell'organo. La sostanza è tuttavia quella del classico hard prog teutonico, qui reso criptico dalla chitarra e dal basso che spesso macinano all'unisono su note cupe. Nella performance è stato lasciato un evidente spazio all'improvvisazione, come era costume all'epoca (ed oggi, purtroppo, assai meno...), ed il messaggio musicale è di quelli che lasciano il segno. Sprazzi etnico-orientaleggianti compaiono talora negli assoli del bravo chitarrista Conny Veit, così non sorprenderà sapere che egli fu chiamato dai Popol Vuh, venendo coinvolto nella realizzazione dei capolavori "Hosianna Mantra", "Aguirre" e "Seligpreisung". Fricke e Fichelscher contraccambiarono entrando nei rinnovati Gila, per il citato "Bury My Heart...".

 

Francesco Fabbri

Collegamenti ad altre recensioni

GILA Bury my heart at Wounded Knee 1973 (Garden of Delights 2000) 

Italian
English