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            | POVERTY'S NO CRIME | Slave to the mind | Inside Out | 1999 | GER |   
            |  | Terzo album anche per loro. Quello che ha di buono questa band è la linearità, riuscendo a dosare le sonorità di heavy classico a quelle più moderne e progressive. Molto forte è il taglio melodico, che si presenta gradevolmente in quasi tutti i pezzi. L'influenza per quel certo metal prog di stampo americano si fa sentire scongiurando la matrice teutonica. Anche la struttura dei pezzi è comunque compatta e ben dosata negli interventi di chitarra e tastiere mantenendo il giusto feeling per tutto l'album. Heavy prog e nulla di più, ma fatto bene, senza esagerazioni da parte di una band sincera. |  Gerald Crich
          
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