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CRUCIBLE Tall tales autoprod. 1997 USA

Partiamo dal fondo: la suite conclusiva intitolata "An imp's tale" è molto bella... direi quasi stupenda... se non vi disturba il fatto che essa sia abbia ben più di una semplice assonanza coi Genesis di "Wind & wuthering". Se ci fosse un cantante vagamente assomigliante a Collins si potrebbe parlare di cloni tout-court. Il resto del disco non è così... voglio dire così ancorato alla musica dei Genesis... però è ugualmente molto bello. Per un'idea approssimativa pensate a degli Spock's Beard molto più melodici, il che vuol dire che siamo di fronte a un gruppo che fa grande uso di tastiere, di atmosfere molto '70s (con qualche somiglianza coi Kansas), in un contesto appunto molto melodico, senza nulla di più, e nulla di meno, di belle canzoni. Anche la menzionata suite finale è più che altro l'unione di molte canzoni più brevi. Resta tuttavia il fatto che i Crucible giungono improvvisamente a saziare una costante fame per questo tipo di musica: non lo fanno con squilli di tromba e grancassa, ma in punta di piedi, armati di una passione che traspare evidente e che contagerà sicuramente gli amanti di certe sonorità.

 

Alberto Nucci

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