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Forse in questo momento mi trovo immobile con le mie aspettative, sperando che quest'album mi tenda una mano. Nel frattempo osservo quel nebuloso suono e la sua compattezza che ancora una volta si discosta dal suo trascorso. La sperimentazione segue i cenni di vari progetti passati e recenti ma forse sacrificando gli attimi, sempre concessi, di delicatezza. Accettando anche l'ipnotismo di dilatazioni di sinth e V-drums, mi trovo tiepido di fronte a si ritmi sincopati di indiscussa fisicità ma forse privi di una visione completa. Quell'alone di oscurità stavolta rischia forse di coprire quello che è il volto emotivo complicando l'intesa con chi ascolta. Non si tratta di mancanza d'integrità, anzi, ma forse un approccio troppo rigido che si coglie solo a tratti. Ed è proprio nei momenti di tensione strumentale che trova la sua forza esigendo quindi questo preciso stimolo al suo cospetto. In caso contrario un certo smarrimento è inevitabile.
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