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SCAPELAND WISH The ghost of autumn autoprod. 2003 USA

Gli Scapeland Wish sono un trio con base nel Connecticut autori finora di un solo (mediocre) album. Questo loro secondo lavoro, pur continuando nella tendenza di un Prog easy-listening, denota qualche piccolo miglioramento. Naturalmente, se siete tra coloro che apprezzano una musica poco elaborata, con buone soluzioni melodiche, imparentata strettamente sia coi Marillion che coi Toto e gli Styx, potete darmi del pazzo se parlo di questo gruppo in termini non entusiastici. I miglioramenti di cui dicevo riguardano comunque una certa maggior cura nell'elaborare soluzioni un po' meno scontate e di facile impatto, nella ricerca di una maggiore complessità che li distanzi un po' dal semplice rock. "The ghost of Autumn" consiste di 11 tracce, due delle quali strumentali; molte di esse (specie quelle cantate) sono song-oriented, ma sovente con parti strumentali interessanti che talvolta riescono davvero ad interessare orecchie più proggofile. Il vocalist Josh Ramirez (anche batterista) ha una bella voce, talvolta usata alla Steve Hogarth, dalle timbriche AOR ma non troppo che viene usata al meglio, così come i frequenti interplay tra chitarra e tastiere che rendono il suono pieno ed avvolgente. Gli Scapeland Wish sembrano aver ottimamente coniugato l'eloquenza del Progressive con lo stile AOR per creare una musica brillante, senza cadute di stile e piacevole da ascoltare, ancorché mai troppo complessa. Si tratta in definitiva di un album ricco di melodia e di armonia, quanto meno interessante e piacevole da ascoltare.

 

Alberto Nucci

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SCAPELAND WISH Reason 2000 

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