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H2O Unopuntosei Kaliphonia 1997 ITA

Tipico album di Prog all'italiana... che in questo caso vuol dire tipico album... bello. Gli H2O sono l'ennesimo gruppo oscuro formatosi sul finire degli anni '70 e mai arrivato all'uscita discografica; ciò fino ai giorni nostri, grazie all'incontro con i boss dell'etichetta Kaliphonia e soprattutto alla loro tenacia ed entusiasmo. La loro musica può ricordare innanzi tutto quella della Locanda Delle Fate, per la delicatezza strumentale e lirica che si sposa alla perfezione con la furia sinfonica che spesso prende il sopravvento lungo le quattro lunghe tracce del cd. Il cantato di Luca Prandi (anche tastierista) talvolta pare un po' incerto ma su alcune parti si disimpegna alla grande, secondo il mio parere (ho sentito delle critiche su di lui in proposito). Ad ogni modo, cantato a parte, la forza del gruppo lombardo sta nelle parti strumentali e nelle atmosfere che riesce a creare che trovano la loro massima espressività nella suite che conclude il cd intitolata "Il cimitero degli elefanti", un po' meno gioiosa (musicalmente parlando) del resto dell'album, ricca di pathos ed espressività. Spesso le situazioni musicali degli H2O si risolvono in bombardamenti strumentali inframezzate da parentesi liriche e delicate; tutto ciò può apparire molto tipico di un certo Prog italiano ed è vero, ma difficilmente si potrà dire che questo sappia di manieristico.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

H2O Due 2001 

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