Dietro questo curioso progetto si cela il polistrumentista francese Guillaume Cazenave, che ci avverte che "Worship scraped" è solo il primo lavoro di una serie di cinque album a nome The Mediation Project, slegati l'uno dall'altro, la cui pubblicazione è programmata nel giro di tre anni. Il cd oggetto della recensione è un particolare coacervo di suoni che raggruppa sperimentazione, progressive, ambient music, ipnotici frangenti floydiani e persino brevi spunti jazzistici. Il tutto è presentato con una vena schizoide e persino squilibrata, sia per l'insieme sonoro che ne scaturisce che per gli argomenti affrontati. Cazenave, infatti, basa quest'opera sugli effetti negativi che può avere un forte fervore religioso e lo fa senza mezzi termini, con testi diretti e malati, al punto che sulla custodia del cd c'è anche la famigerata etichetta Parental advisory explicit lyrics (in effetti, i fuck si sprecano e le tematiche blasfeme fanno il resto). Tra slanci di chitarra frippiana, tastiere d'atmosfera, accenni elettronici, stravaganti interventi di tromba e violino ed il cantato lunatico e a tratti urlato e volutamente sgradevole, la musica si impone come ideale accompagnamento per gli argomenti oggetto del concept, al punto che non si può negare l'estro fantasioso dell'artista. Quand'è il momento di formulare un giudizio definitivo, cominciano però ad affiorare i dubbi, visto che le felici intuizioni ci sono pure, ma rischiano di perdersi nella ricerca dell'eccesso e dell'esagerazione: quanto crede Cazenave alla sua opera e quanto è solo "spettacolo"? La bizzarria che traspare dal cd è sintomo di creatività o va considerata come un espediente con cui si cerca di stupire ed attirare l'attenzione per mascherare una certa povertà di idee? Dov'è che finisce la bravura e comincia l'astuzia (e viceversa)? Forse solo in futuro potremo dare delle risposte ottimali a questi interrogativi, quando avremo ascoltato i prossimi album del Mediation Project. Nel frattempo, si può continuare ad ascoltare "Worship scraped" nel tentativo di capirci qualcosa...