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MINIMUM VITAL La source (8 chants de lumière) Musea 1993 FRA

Difficile descrivere la musica dei MINIMUM VITAL con questa quarta opera. Come d'abitudine direi, abbiamo un jazz-rock molto melodico ma con ancor più carica. Ciononostante, ridurre la musica del gruppo francese semplicemente a questa scuola (benché essa sia predominante) sarebbe una vera ingiustizia. Coi MV, il semplice aggettivo progressivo mantiene ancora un senso, o piuttosto lo conserva, poiché rari sono i gruppi che all'ora attuale fanno un vero rock progressivo. I fratelli Payssan si avventurano alla ricerca dell'incantesimo puro e semplice. Essi sono della razza dei veri creatori; ne vedo la prova nella periodicità con la quale ci consegnano i loro dischi. Ciò ben dimostra che Musea detiene un gruppo sul quale bisogna contare... E' uno dei pochi gruppi ad avere avuto un articolo nella stampa rock nazionale, ciò che è un onore rarissimo in Francia!

Ma parliamo del disco: c'è molto di YES in questa architettura sonora, non tanto una copia puramente musicale, ma nella maniera d'includere tutti gli strumenti per ottenere una vera festa per l'udito. Un pezzo come "Tabou", si rivela davvero infernale grazie al favoloso lavoro percussivo congiunto del duo Robeyrol (bs)/ Godet (bt). Verrebbe persino voglia di danzare! Incredibile, no? Non sarebbe giusto dissertare sui MV come lo si farebbe di certi gruppi neo-Prog senza immaginazione! Questi bordolesi hanno una sete inestinguibile di spiritualità e di filosofia. In ciò si accostano una volta di più agli YES, poiché come loro si servono della musica come mezzo d'espressione per raggiungere un'esigenza di purezza e bellezza eccezionale. I MV utilizzano una mistica religiosità coi temi musicali proposti (leggere il retro del libretto del CD per meglio comprendere questa affermazione); di più essi impiegano una lingua misteriosa ed immaginaria, senza significato preciso. Come un altro gruppo francese: MAGMA. Ma i testi sono impiegati in un'ottica fonetica che suona bene alle orecchie e che aggiunge qualcosa al lato spirituale. Allora, MV gruppo medioevale relegato nel XX secolo? Forse, nel senso che i musicisti del 1200/1400 hanno molto influenzato i fratelli Payssan (il pezzo "Ce qui soutient" è adattato da un rondò francese del 1300). Ascoltiamo quindi questi menestrelli del nostro secolo alle prese con chitarra e synth, ma sempre pregni di fervore religioso ed autori di una musica al di là delle mode...

 

Bruno Versmisse

Collegamenti ad altre recensioni

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