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VV.AA. Re-Union (con la musica de Tango, Tricupa, Jalea e Redd) El Cozo Records 2003 ARG

22 dicembre 2002, Tucuman, Argentina, 1300 km da Buenos Aires: evento speciale che coinvolte quattro formazioni originarie di questa cittadina e che rispondono ai nomi di Tango, Tricupa, Jalea e Redd. I musicisti che hanno dato vita in passato a queste band tornano a condividere dopo tanti anni il palco, alternandosi nelle diverse line-up, in un concerto all’insegna del rock sudamericano e il doppio cd “Re-Union” è la testimonianza di questo spettacolo. Si parte con l’esibizione dei Tango, che si cimentano in un rock melodico di discreta fattura e abbastanza orecchiabile, prevalentemente chitarristico, dalle chiare reminiscenze seventies, anche se vanno a concludere con un bel blues abbastanza trascinante. E’ poi la volta dei Tricupa, che in una ventina di minuti di musica presentano una proposta misurata, a cavallo tra rock e canzone d’autore con un buon mix di suoni elettrici ed acustici, in cinque brani dalla struttura tutt’altro che complessa, ma con arrangiamenti ben congegnati, al punto che la loro musica offre non pochi spunti di interesse. Il secondo cd si apre con i Jalea, il cui stile non si discosta molto da quanto ascoltato finora e quindi con un rock latino molto piacevole all’ascolto e con belle melodie vocali, ma senza eccessive pretese. Ed ecco, infine, il piatto forte del cd: il concerto dei mitici Redd, uno dei gruppi più apprezzati del panorama progressive del Sud America. In tre quarti d’ora, la band esegue alcuni dei suoi cavalli di battaglia tratti dai due ottimi album “Tristes noticias del imperio” e “Cuentos del subsuelo”. Riemerge così anche dal vivo, lo splendido prog sinfonico dei Redd, che sanno creare atmosfere incantevoli, in una proposta al tempo stesso raffinata e sanguigna, altisonante e lineare in un crescendo di emozioni dettate dalle notevoli capacità dei musicisti. Tirando le somme, vale la pena far proprio questo doppio cd? Onestamente, non saprei dare una risposta precisa: mediamente la qualità musicale è accettabile, ma il decollo vero e proprio dell’album avviene solo con i Redd. Se siete grandi estimatori di questa band, penso sia il caso di prendere in considerazione la possibilità di acquistare “Re-Union”.

 

Peppe Di Spirito

Collegamenti ad altre recensioni

REDD Tristes noticias del imperio 1978 (Viajero Inmovil 2010) 
REDD Cuentos del subsuelo 1979 (P.R.W. 1996) 

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