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ANALOGY The suite Ohrwaschl 1993 ITA/GER

Non scorderò quella giornata del 1979 passata a Genova insieme alla splendida Jutta Nienhaus ed i suoi Earthbound durante un festival de l'Unità tra frittelle e vino bianco. Mi trovavo sul posto per intervistare i dipinti Rockets, non sapevo nulla degli ANALOGY e la mia attenzione si orientava verso la new wave più colta (Joy Division, Wire, Siouxsie) alla quale gli Earthbound si ispiravano pur mantenendo caratteristiche progressive. Il CD che mi appresto a presentarvi contiene una serie di composizioni, strutturate in due suite, nate tra il 1973 e l'80, quindi create dagli ANALOGY ma poi completate dagli Earthbound; comunque una precisa storia di queste due formazioni italo-tedesche è inclusa nel libretto del CD. Chi già conosce il 1° ANALOGY, ristampato da Vinyl Magic, apprezzerà certamente i suoni caldi e raffinati delle due suite nelle quali la splendida voce di Jutta offre il meglio del suo repertorio supportata brillantemente da una sezione ritmica solo a tratti teutonica e da una coppia di chitarre eccellente (ascoltare l'incredibile "Spirit dance")! Grandissimo l'antico quadretto "Ventadorn" cantato in italiano e dominato da viola e violoncello, non esito a definire meravigliosa la commovente "A thousand deaths", ricca di triste romanticismo che poi risulta essere la caratteristica principale dell'intero album. Questo si conclude acusticamente con "Is there a chance?", due minuti che l'ascoltatore più sensibile ed attento non dimenticherà facilmente. ANALOGY: un gruppo da scoprire!

 

Massimo Gasperini

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