Il rock barocco di uno fra i gruppi italiani più talentuosi a livello compositivo incontra l'impalpabile consistenza dei campionamenti dando forma ad un lavoro tanto profondo nella concezione quanto emozionale nella concretizzazione. Con un ragguardevole bagaglio di studi classici che li fregia di diplomi quali composizione, musica corale eccetera e con grande competenza nella gestione di quella tecnologia elettronica che è fondamento ed elemento caratterizzante del lavoro (comprovata da una serie di pubblicazioni redatte dalla mente del gruppo), i BARROCK si spingono all'esplorazione di Oxian, un pianeta completamente ricoperto di specchi ai quali il visitatore si raffronta giungendo ad avere svelati gli aspetti più reconditi ed inattesi della propria personalità. Come tutto ciò che è indagato con il solo senso visivo, la soggettività caratterizza le emozioni e le differenti reazioni che scaturiscono dal tuffarsi in questo viaggio senza tempo dove armonie rinascimentali sono affiancate a partiture che richiamano gli stilemi dell'opera rock, dove dalla visitazione di brani lirici si viene sbalzati nello spazio infinito. L'aver sviluppato il progetto tacendo ampio - quasi esclusivo - uso di campionamenti ed attrezzature elettroniche ha permesso al gruppo di avvalersi di un'infinità di strumenti che, benché non vivi, hanno dato origine ad un lavoro costituito da una corposa massa polifonica nella quale chitarra rock ed Hammond distorto si sviluppano sullo stesso livello di corni ed archi, clavicembalo e sintetizzatori; un ordinato e armonioso flusso di sonorità si misurano con le eccellenti voci delle due soliste che, a differenza di ciò che avvenne nel primo lavoro, non giungono a sovrapporsi e lasciano amplissimo spazio a svolgimenti strumentali. Atmosfere eteree, spaziali, fluttuanti e sospese nel vuoto vengono a contatto con partiture energiche e decise dove la carica del gruppo esplode in policromatici slanci grintosi. Un'opera che rende palpabile il grande lavoro di studio e ricerca affrontato per la creazione di architetture tanto armoniche e libere da vincoli nella loro perfezione estetica.