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FLYING CIRCUS Pomp Rockwerk Records 2004 GER

Decisamente azzeccato e descrittivo il titolo di questo disco. I tedeschi Flying Circus, infatti, si cimentano in undici brani di progressive pomposo, con sonorità principalmente aggressive e cariche di adrenalina. Le prime pietre di paragone, così, possono essere i Rush e i Kansas, ascoltando le chitarre ruggenti e le ritmiche poderose. A volte, questi tratti energici e potenti si accentuano fino a sfociare nell'hard-rock zeppeliniano vero e proprio, ma non mancano situazioni più rilassate, in cui ci si dirige verso un versante semiacustico molto suggestivo. Le tastiere giocano un ruolo importante: sempre presenti, a volte creano sfondi d'atmosfera sui quali si sbizzarrisce la sei corde, altre volte costruiscono un sound altisonante che contribuisce ad accentuare il carattere sinfonico del lavoro. Discreta tecnica, buone idee e materiale valido. Queste le qualità principali di "Pomp". I difetti? Qualche brano un po' al di sotto della media e delle dinamiche a tratti un po' troppo "statiche", che alla lunga possono stancare. Detto ciò, possiamo affermare che il nuovo cd dei Flying Circus è un buon lavoro, ricco di attrattive per chi si fa coinvolgere da un sound bello vigoroso e per chi è cresciuto con "2112", "Hemispheres" e ha nel cuore album del genere.

 

Peppe Di Spirito

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