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D SOUND Balkan Periferic Records 2004 UNG

Sinceramente non mi immaginavo un ritorno sulle scene del chitarrista Murguly Zsolt Dezso ed i suoi D-Sound, il primo lavoro di questo chitarrista/cantante ungherese era sicuramente un buon disco ma, almeno per il sottoscritto, dava un po' l'impressione del tipico progetto effimero che si esaurisce giusto nell'unico disco realizzato... Invece Murguly Dezso ha ripreso in mano la sua creatura, l'ha trasformata in un gruppo rock vero e proprio (...prima D-Sound era più che altro la sua one-man band) ed ha eliminato quasi del tutto ogni riferimento alle influenze heavy-metal del precedente "Kisember". Rispetto al passato il nuovo D-Sound perde tutta la sua aggressività ed energia per dare maggior risalto al lato psichedelico e cosmico delle composizioni di Dezso, un approccio più raffinato ed etereo teso alla realizzazione di una musica in gran parte strumentale, suddivisa in undici brani dalla durata media che non supera i sei minuti (a parte "7.73mp-Challenger 2" che va oltre i tredici minuti). Diversamente dalla malinconia un po' claustrofobica che serpeggiava in "Kisember", le atmosfere di "Balkan" sono più equilibrate, più ariose e meno opprimenti... i riferimenti principali per questo disco sono i Pink Floyd (soprattutto David Gilmour), gli Hawkwind più crepuscolari, gli Eloy, Mike Oldfield, Solar Project... quindi è difficile perdersi in equivoci, se amate almeno uno dei gruppi appena citati "Balkan" può garantirvi qualche momento di buona musica e di piacevole abbandono.

 

Giovanni Carta

Collegamenti ad altre recensioni

D SOUND Kisember 2002 

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