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DUNWICH Il chiarore sorge due volte Pick Up 1995 ITA

Tornano ad incidere i DUNWICH, trio capitolino formato da Katya Sanna (voci), Alessandro Vitanza (percussioni) e Claudio Nigris (tastiere) presentatosi sulle scene un paio di anni fa con "Sul monte è il tuono". Il tempo non ha portato grossi cambiamenti allo stile del gruppo, che ha comunque conosciuto una indiscutibile maturazione garantita soprattutto dall'ampliamento della gamma degli strumenti utilizzati, assicurati per larga parte da un vasto stuolo di collaboratori. Ricompaiono quindi la passione per i miti e le leggende pagane, che influenza la componente testuale, e quella per la ricerca melodica e musicale, mirante alla ricreazione di sonorità e partiture legate con nodo doppio ai fili della tradizione. Strumenti come la ghironda, la ribeca, l'arpa, il salterio, descrivono già con i loro nomi le atmosfere che sono chiamati a ricamare assieme alle tastiere di Claudio Nigris, atmosfere dal sapore antico e dagli aromi ancestrali, talvolta cristalline talaltra sinfoniche, solo a tratti interrotte ma al tempo stesso valorizzate dagli interventi elettrici della chitarra. Fondamentale è poi il contributo fornito dalla voce di Katya Sanna, la cui profondità melodica non può non richiamare gli insegnamenti dei DEAD CAN DANCE del duo Gerrard- Perry, con i quali i DUNWICH spartiscono anche certa predilezione per i temi medioevali. Un disco certamente particolare, francamente una proposta atipica per un'etichetta come la Pick Up ma non per questo meno interessante; anzi per uno come me poco avvezzo alle ruvide sonorità del metal-prog, questa può essere la migliore produzione della giovane label di Bassano.

 

Riccardo Maranghi

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