Root è lo pseudonimo di tal David Kendall, multistrumentista inglese giunto, con "Illumination", al suo quinto album. Per me è la prima occasione di imbattermi nella musica di Kendall; l'ascolto mi parla di una musica raffinata, sotto le righe, solo raramente dalla ritmica appena movimentata. L'impressione è quella di un novello Hogarth, pur se David è dotato di una voce più chiara e melodica. In effetti sembra talvolta di ascoltare un cantautore americano, vagamente invaghito dei Beatles; non sono certo molti i richiami a tipicità e stilemi Prog, se non a un livello sotterraneo, come degli ascolti giovanili che hanno lasciato qualche traccia nella musica composta da grande... e qui allora si parla anche di Genesis, Barclay James Harvest, Pink Floyd... ma sarebbe sbagliato aspettarsi delle grandi somiglianze con questi gruppi (tranne forse gli ultimi). In verità si tratta di pop, elegante e raffinato, con qualche elemento sinfonico; la somiglianza più diretta mi porta verso Neal Morse (altro artista che i Beatles se li è ascoltati parecchio), alle sue composizioni meno rockeggianti. "Illumination" è un album che si fa ascoltare abbastanza piacevolmente, che forse non cattura l'approvazione subitanea ma che è in grado di farsi apprezzare da chi cerca qualcosa di non troppo impegnativo da far ascoltare all'amico/a estraneo al Prog.