Home
 
THE WRONG OBJECT Stories from the shed Moonjune Records 2008 BEL

Avevamo lasciato The Wrong Object l'anno scorso, all'uscita di “The Unbelieveble Truth”, registrazione dal vivo realizzata insieme al compianto Elton Dean; li ritroviamo ora al loro terzo album in studio, “Stories from the Shed”, registrato interamente in presa diretta.
La formazione belga ruota intorno alla figura del leader, il chitarrista Michel Delville, il quale funge da “cerniera” tra una dinamica sezione ritmica, composta dal batterista Laurent Delchambre e dal bassista Damien Polard, e una sezione fiati versatile, quale quella che comprende Fred Delplanq al sax e il giovanissimo Jean-Paul Estièvenart alla tromba.
Le linee ispiratrici del progetto sono dichiarate e riconoscibili: esse si possono ricondurre fondamentalmente al Jazz-Rock di matrice canterburiana; tuttavia non mancano altre influenze di vario genere, da Frank Zappa a Charlie Mingus.
“Stories from the Shed” vive i suoi momenti più intensi nelle fasi in cui i musicisti danno la sensazione di liberare completamente e coralmente la loro carica creativa: è il caso del brano “Malign Siesta”, dove si può trovare un po' di tutto: accenni di ritmi sud americani, caos canterburiano, assolo di batteria e altro ancora; oppure “Strangler Fig”, un collage di piccole follie con Zappa sullo sfondo; e ancora “Saturn”, dove le atmosfere si fanno più rarefatte e la tromba di Estièvenart prende il sopravvento. Ottimo è anche “15/05”, brano oscuro ed intricato in cui la coralità prevale sugli spunti solistici, mentre assai suggestivo, anche se estraneo al contesto generale è “Waves and Radiations”, momento di riflessione in cui la batteria tace e gli effetti elettronici disegnano soporifere trame.
L'album ha un suo indubbio fascino e potrà essere apprezzato sopratutto da coloro che prediligono il lato jazzistico del Canterbury Sound. E' davvero un peccato, tuttavia, che tutto l'insieme risenta di una certa frammentarietà, dovuta non solo alla brevità delle tracce, ma anche alla struttura dei singoli brani, animati spesso da tante idee che si rincorrono senza dare un senso di compiutezza.

 

Antonio Mossa

Collegamenti ad altre recensioni

ALEX MAGUIRE SEXTET Brewed in Belgium 2008 
DOUBT Never pet a burning dog 2010 
DOUBT Mercy, pity, peace & love 2012 
MACHINE MASS Inti (feat. Dave Liebman) 2014 
MACHINE MASS Plays Hendrix 2017 
MACHINE MASS TRIO As real as thinking 2011 
SH.TG.N SH.TG.N 2012 
THE GÖDEL CODEX Oak 2019 
THE WRONG OBJECT After the exhibition 2013 
UNIVERS ZERO Phosphorescent dreams 2014 

Italian
English