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AKAHUM Electwistery Worldvenue 2007 UK

Il mini cd d'esordio degli Akahum, uscito nel 2006, aveva lasciato l'impressione di una band dotata del giusto mood per dare vita ad una musica dai tratti esotici ed arcani, aggiornamento di “antiche” suggestioni psichedeliche. A quarant'anni di distanza (e non sono pochi) dai primi fermenti psichedelici, c'è sempre una parte di artisti ancora legati ad un certo tipo di ideali: gli Akahum sembrano fra questi, nuovi freak del terzo millennio intenti a scuotere il corpo e lo spirito con una serie di brani liquidi e rilassanti, ennesimo viaggio musicale verso lidi tanto cari a gente come Mandragora, Ozric Tentacles. Il respiro musicale di "Electwistery" è piuttosto ampio, nei suoi oltre cinquanta minuti di durata ci scorrono nella mente immagini serene e suggestive, direi riappacificanti. Nella tradizionale componente psych-space rock trovano spazio influssi electro-funk-dub che garantiscono le giuste aperture sonore e ritmiche per raggiungere uno stato mentale estatico, purificato dalle brutture del mondo . Naturalmente gli Akahum non ci risparmiano una buona dose di energia con accelerazioni (raga)rock abbastanza frenetiche, assoli di chitarra ficcanti quanto basta ed un bel tappeto percussivo tribale quasi incessante che dà il giusto senso di trance all'insieme dell'opera. Disco sicuramente più ambizioso e maturo del loro graziosissimo esordio, "Electwistery" vanta una particolare aura mistica che lo eleva sensibilmente rispetto alla media delle produzioni di genere, anche se l'originalità e l'innovazione non è certo peculiarità di questo cd. Gli appassionati sapranno comunque apprezzare. Da ascoltare e godere nella massima tranquillità...

 

Giovanni Carta

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AKAHUM Akahum 2006 

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