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KLOTET En rak höger Musea 2008 SVE

Ascoltando un qualsiasi frammento a caso di questo album nessuno che abbia un minimo di dimestichezza con questo tipo di sonorità esiterebbe a collocarlo nella Svezia degli anni Settanta. Ogni fibra di questa musica, e persino la copertina che sembra disegnata da uno squilibrato, riflette lo spirito di quanto musicalmente accadeva in quel periodo nella patria del Progg e questo disco, debutto di un quartetto di Uppsala, odora tutto di muffa, cantina ed allucinogeni. L'album si compone di quattordici tracce che oscillano dai 38 secondi ai 4.30 minuti al massimo, tutte strumentali e tutte graffianti ed abbastanza immediate. Di base troviamo un solido hard rock blues tinto di psichedelia, con solide basi di basso e batteria e un organo Hammond sfacciato che intreccia le principali linee melodiche assieme alla chitarra. La ripetitività di certi moduli melodici ci riporta nei territori del gånglåt, anche se non stiamo certamente parlando di pezzi folk ma di radici musicali locali che in qualche modo si fanno sentire anche nei momenti più concitati e rockeggianti. Si sprecano i riferimenti al connazionale Bo Hansson, personaggio al quale i nostri quattro esplicitamente dichiarano di ispirarsi, non solo per quel che riguarda i suoi lavori solistici ma anche nel contesto del più barocco e fulminante duo assieme a Janne Carlsson e degli eccentrici Fläsket Brinner. E' evidente una certa sinfonicità negli arrangiamenti, è apprezzabile la varietà degli schemi ritmici utilizzati, ed è pregevole il tentativo di rendere movimentata e varia ogni singola traccia che viene eseguita in modo assai diretto ma tutt'altro che sciatto. Per gli amanti di certe sonorità è difficile annoiarsi ascoltando un album simile, frutto di una profonda passione e nostalgia per i tempi che furono. Anche in questo caso niente di nuovo sotto il sole ma possiamo sempre chiudere gli occhi e pensare di aver ritrovato miracolosamente un vecchio e polveroso vinile svedese del 1972… non è poi così difficile…

 

Jessica Attene

Collegamenti ad altre recensioni

KLOTET Det har aldrig hänt och kommer aldrig hända igen 2010 

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