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GAN EDEN - IL GIARDINO DELLE DELIZIE Ritratto di ballerina AMS/BTF 2009 ITA

A distanza di due anni, Angelo Santo Lombardi torna a proporci la sua musica sotto il nome di Gan Eden - Il Giardino delle Delizie, con un album realizzato con l’aiuto di pochi collaboratori e dedicato al padre scomparso.
Per coloro a cui è piaciuto “Lavori in Corso”, il nuovo album non sarà una delusione, pur denotando evidenti differenze con esso. “Ritratto di Ballerina” si presenta con una veste grafica minimale, raffigurata dal logo elaborato dall’onnipresente Davide Guidoni su uno sfondo nero, elegante e semplice, a differenza della copertina dell’esordio, ricca e colorata ma dall’apparenza un po’ raffazzonata. Se l’artwork ha un aspetto essenziale, non così si può dire della musica, varia e fantasiosa. Si tratta di un prog essenzialmente tastieristico, con una vena cantautoriale molto meno accentuata di quella di “Lavori in Corso”, e molto più strumentale di questo. Dominano spesso il pianoforte e l’organo, tanto che il disco ha sovente un’atmosfera “acustica”, alternata però a momenti nei quali è un Hammond a prendere il sopravvento, accompagnato spesso da assoli e linee melodiche di Moog e da arrangiamenti a base di ritmiche elettroniche e sequencer. I dieci minuti del primo brano, che da’ il titolo all’album, rappresentano alla perfezione questa descrizione. Il punto di riferimento è il prog italiano classico, quello del Banco del Mutuo Soccorso e della Locanda delle Fate per intenderci, nel quale gli strumenti a tastiera dominano la scena.
“Reazioni a Catena”, ancora più lunga con i suoi diciotto minuti, inizia con una parte declamata su un sottofondo di synth analogici, per poi proseguire in maniera totalmente strumentale con atmosfere nelle quali lo “spettro” dei fratelli Nocenzi aleggia pesantemente nell’aria, in un alternarsi serrato di parti acustiche ed elettriche mescolate a suoni elettronici. Si tratta di un brano complesso, ricco di cambi di tempo, costruito su temi molto melodici e allo stesso tempo carichi di tensione, nel quale la noia è certamente assente. Molto breve il brano successivo, “Impulsi Emotivi”, nel quale Lombardi fa sfoggio della sua tecnica tastieristica, lasciando da parte la melodia per concedersi tre minuti di piano solo dall’incedere nervoso. Chiude il disco “Epilogo”, dall’inizio dissonante e jazzato, con atmosfere più oscure e una parte finale con un cantato in inglese non pienamente convincente nella pronuncia. In realtà “Ritratto di Ballerina” non finisce qui, è presente una coda sotto forma di traccia fantasma (che tanto “fantasma” non è, dato che è indicata chiaramente nella copertina interna), una cover di “Emozioni” di Lucio Battisti, ben eseguita e realmente emozionante, nella quale la voce di Lombardi si libera finalmente oltre la parte strumentale.
“Ritratto di Ballerina” è un buon disco, Angelo Santo Lombardi è riuscito a non ripetersi producendo un lavoro più evoluto rispetto al precedente, dimostrando un’ottima capacità tecnica e compositiva e qualità vocali discrete. I difetti sono pochi, un minutaggio forse un po’ stringato e il riferimento a modelli collaudati senza apportare innovazioni significative. Niente che ci impedisca di consigliare il disco a chiunque.



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Nicola Sulas

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