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GOLCONDHA This is not a promo Demo autoprod. 2009 ITA

Nel retro copertina del loro demo, i Golcondha tengono a far sapere al mondo che sono venuti sulla terra per conquistare le menti umane attraverso la loro musica.
Forse sono atterrati troppo presto, perché i tre brani di questo lavoro, pur partendo da basi accettabili (alla fine i chitarristi suonano decentemente), finiscono per essere un’accozzaglia sonora senza né capo né coda.
Avere come riferimenti sonori Naked Sun, John Zorn o Zu (ma alla fine fare una mistura sonora che ricorda di molto l’hardcore punk -e all’inizio mi sembrava di ascoltare i gloriosi piemontesi Indigesti- e la rozza avanguardia metal) non significa solo far casino, ma avere anche qualche base d’armonia sonora che non mi sembra sia presente. Anche il fatto di considerarsi facenti parte del mondo progressivo solo perché si fanno pezzi lunghi (anche troppo lunghi presentando in fondo sempre le stesse tre cose) non è proprio il miglior biglietto da visita per questo mondo.
Questo CD contiene 2 brani e mezzo, mezz’ora di musica senza continuità e senza sbocco.
Il primo brano “Spaghetti western”, per dirne uno, dura 16 minuti ma in 4 si sarebbe capito meglio... e avrebbe causato meno istinti omicidi al sottoscritto.
Troppi input sonori messi tutti insieme, magari decidere che strada prendere prima di registrare qualcosa da proporre sarebbe cosa buona per il futuro. Proposta che il mondo alternative rock forse apprezzerà di certo: questo non è progressive rock (anche tenendosi larghissimi).


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Antonio Piacentini

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