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ANYONE'S DAUGHTER Live Corona 1984 (Tempus Fugit/SPV 2012) GER

Questo live, pubblicato in origine su doppio LP, giunge al termine dell’esistenza dello storico gruppo tedesco che vedrà comunque una rinascita, da parte di due dei suoi membri fondatori, nel 2001. Dal vivo gli Anyone’s Daughter hanno fatto la loro fortuna e si sono conquistati un seguito fedele sul campo, con sudore ed entusiasmo, tanto che quella live appariva quasi come la loro dimensione naturale. Proprio per questo è un vero peccato che la scaletta di quest’opera, ora su doppio CD, dia particolare spazio, con ben quattro tracce, a “Neue Sterne”, l’album in studio uscito nel 1983 che è il tassello più debole di una discografia da riascoltare e riscoprire con grande piacere, e molto poco da un album splendido come “In Blau”, del quale troviamo due estratti presi dalla suite “Tanz und Tod”, quello omonimo e “Der Begleteir”.
Ripescaggi interessanti sono stati fatti anche dai primi due album, con i cavalli di battaglia “Moria”, singolo acclamato, ispirato al “Signore degli Anelli”, e “Sundance of the Haute Provence”, presi dall’omonimo album del 1980 e “Anyone’s Daughter” più “Come Away”, primo movimento della suite “Adonis”, tratti dall’esordio discografico. Fin qui abbiamo considerato dieci brani dei sedici in totale: il resto della scaletta infatti è riempita da inediti che sono però essenzialmente divagazioni strumentali con assoli di chitarra acustica (“November”), chitarra e tastiere (“Sambuca”), basso (“Land’s End”), batteria (“Peterchens Mondfahrt”) e tastiere (“Treance”); più strutturata appare invece “Carrara” che comunque non aggiunge nulla a quanto già conosciamo del gruppo.
Nonostante i riempitivi e la scaletta che penalizza un po’ album bellissimi che avrebbero potuto trovare più spazio, bisogna comunque dire che l’ascolto senza interruzione del disco funziona e rende abbastanza bene l’idea di cosa potessero fare gli Anyone’s Daughter nel corso dei loro spettacoli. L’opera comunque non riguarda un’unica serata ma è un collage di varie serate che hanno riguardato Esslingen, Biberach, Aalen e Reutlingen nel 1983. Non è stata però apportata nessuna sovraincisione, a dimostrazione che il gruppo ha una splendida tenuta sul palco.
Una piccola particolarità che riguarda questa edizione è la perfetta corrispondenza con la track-list dell’edizione originale in vinile, cosa che potreste trovare scontata ma non lo è, visto che la prima ristampa, su CD singolo, edita dalla WMMS, per lo spazio limitato del supporto, tagliava via due pezzi fra cui proprio "Tanz und Tod". Anche questa ristampa, come quelle di tutti i dischi in studio, contiene qualche bonus e in questo caso si tratta di quattro filmati in formato .mpg, non agevolissimi da vedersi a dire il vero, ma comunque interessanti a livello di pura curiosità, giusto per avere anche un’immagine dinamica della band. La Tempus Fugit ha fatto un lavoro splendido con le ristampe dell’intero catalogo di una band molto amata in Germania e degna rappresentante del Progressive Rock di questo paese e questa è sicuramente una buona occasione per approfondire o rinverdire la conoscenza del gruppo, iniziando magari in ordine cronologico, o magari da “In Blau” che rappresenta secondo me l’apice della loro produzione, a voi la scelta.


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Jessica Attene

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