Non so quanto questo disco possa essere incluso nella grande famiglia del Progressive... di sicuro non trova assolutamente collocazione nella categoria rock. Molti ricorderanno Donella Del Monaco come fondatrice del progetto Opus Avantra negli anni 70, un gruppo, come sintetizzato nel nome stesso, teso alla ricerca della perfetta fusione tra musiche d'avanguardia e tradizione italica. Gli Opus Avantra sono ritornati in scena alcuni anni fa con l'album "Strata", ma nel frattempo, e anche dopo ciò, Donella non è stata certo alla finestra continuando a lavorare tutto sommato per lo stesso progetto sopra accennato, dando alla luce alcuni lavori solistici e fondando poi l'Opus Avantra Studium che curerà in un prossimo futuro l'uscita di diversi lavori, tutti facenti capo all'ideale originario dell'operazione. Questo "Chansons Satie", come suggerisce già il titolo, propone un set di 26 canzoni interpretate da Donella stessa, accompagnata unicamente dal piano di Massimiliano Damerini, che riprendono composizioni del poliedrico artista francese Erik Satie, vissuto negli anni a cavallo dell'inizio del 'WO. Il disco come si può immaginare ha una chiara impronta classica e lirica, con rari momenti sincopati; sicuramente la protagonista principale è la voce, il cantato ispirato che interpreta ogni composizione in maniera personale. Il risultato non è certo destinato ad essere apprezzato da chiunque, ma chi già conosce i lavori passati dell'artista veneta, sa già che da esso ci si può aspettare l'essenzializzazione di quanto già si conosce degli Opus Avantra.