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FEDERICO BAGNASCO Le trame del legno Old Mills Records 2014 ITA

Il legno del titolo in questione è quello dei contrabbassi di Federico Bagnasco, suonati in totale solitudine con l’apporto delle frequenti intermissioni elettroniche manipolatrici di suoni e timbri di Alessandro Paolini… Opera davvero singolare “Le Trame Del Legno”, un’operazione in effetti unica nel suo genere che ha come punto di partenza la purezza e la profondità sonora del contrabbasso e che si prefigge di creare una forma di musica elettroacustica che unisce la solida cultura ed esperienza accademica di Bagnasco alle più estemporanee forme di improvvisazione ed aperture musicali di vario genere, frutto di un’esperienza che ha condotto Bagnasco anche verso un’importante attività concertistica e di studio con musicisti d’autore come Max Manfredi, Bruno Lauzi e un paio d’anni insieme a Vittorio De Scalzi;il tutto attraverso le manipolazioni elettroniche di Paolini (responsabile anche della fase di registrazione, elaborazione e pre-mixaggio del cd nell’arco di tre mesi del 2012) nelle più disparate forme, dalle classiche sovraincisioni e lavorazioni di editing alle costruzioni sonore sui campionamenti di contrabbasso e nelle creazioni di ambienti ed atmosfere particolari… “Le Trame Del Legno” è un disco piuttosto curioso e stimolante, ovviamente ostico e difficile in quei momenti dove la musica si astrae dalle forme più melodiche e canoniche ed il contrabbasso diventa uno strumento quasi irriconoscibile talmente viene decomposto nelle sue timbriche, ma in mezzo a tanto bizzarro estro creativoc’è spazio anche per una serie di composizioni in cui Federico Bagnasco ci offre una splendida visione del suo gusto melodico… Come spiegato nell’esaustive note di copertina del cd, preziosa guida all’ascolto in formato booklet, Bagnasco auspica che i momenti più sperimentali del cd riescano ad evocare e accompagnare una sorta di dimensione onirica durante l’ascolto ed effettivamente le dinamiche musicali in continuo passaggio tra rumore artistico, drone music elettroacustica da camera e momenti di effimera poesia creano una trancesonora che ci astrae momentaneamente dalla più terrena quotidianità.Le svariate possibilità offerte dall’interazione e rielaborazione elettroacustica tra il contrabbasso e l’elettronica ci portano verso le soluzioni più strane ed imprevedibili, da un’avantgarde relativamente classica debitrice di Stockhausen, John Cage ed Alvin Lucier ( la sperimentale “I Am Sitting In A Bass” è un esplicito omaggio alla nota ”I’m Sitting In A Room”) alle misteriose e notturne melodie di “Velato”, “Lunari Di Giada” e “Comunque”, dove si evidenzia un’elegante componente jazz cameristica; nell’alienante e tetra sfilata citazionista di “Residui”il contrabbasso viene duplicato e filtrato quasi come se fosse un’unica dissonante orchestra… “Legno Pesante” si proietta invece con una certa ironia verso traiettorie quasi heavy nel suono martellante ed ossessivo del contrabbassoelettrificato. Non si può certo pensare ovviamente che“Le Trame Del Legno” sia un disco da ascoltare in ogni momento della giornata ma bisogna dire che dietro al marasma elettroacustico prodotto dalla coppia Bagnasco/Paolini c’è grande classe e perfetta sintonia, supportata da una qualità sonora cristallina che ci permette di apprezzare al meglio le sfumature dei passaggi più impervi;specialmente nei momenti in cui il contrabbasso di Bagnasco tratteggia melodie raffinate, seppur lievemente spettrali nella loro attitudine avanguardistica, l’ascolto si fa decisamente godibile…



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Giovanni Carta

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