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IAN DANTER Second time around autoprod. 2015 UK

Nel secondo album solista il polistrumentista britannico Ian Danter ci propone una serie di undici canzoni che mostrano chiaramente come le numerose influenze dichiarate, fortemente connesse con il mondo dell’hard rock, vengano inserite nella sua musica. Cresciuto ascoltando Cheap Trick, Dio, Journey, Aerosmith, Rush e tanto altro ancora, Danter, impegnato con tutti gli strumenti, sforna un prodotto caratterizzato da un sound agguerrito, con la chitarra ruvida e macinante riff in continuazione sempre in primo piano e orientato verso questo rock duro che assalta dal primo all’ultimo dei quarantaquattro minuti del cd, spingendosi solo di tanto in tanto verso l’AOR o il blues (e non manca qualche inevitabile ballad). A tratti le somiglianze con i Kansas degli anni ’80 (o anche con gli Asia) sono nette, se proprio vogliamo andare a trovare un termine di paragone vicino al mondo del prog. Fondamentalmente si tratta di un buon disco legato alle sonorità degli artisti citati e che può essere interessante più che altro per chi segue questo tipo di proposte.



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Peppe Di Spirito

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