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OPERA La ruota del destino Qua’Rock Records 2015 ITA

Nati nel 2008 su iniziativa della cantante Deborah Zanini, i toscani Opera irrompono sul mercato discografico nel 2015 con questo cd intitolato “La ruota del destino”. Si tratta di un lavoro ben costruito, basato su un metal che non si spinge troppo in pesantezza, pronto com’è ad aprirsi verso spiragli melodici e a mostrare legami con il prog. In poco più di trentasette minuti la band ci propone nove brani concisi ed omogenei, in cui snelliscono l’irruenza dei classici Iron Maiden, aggiungono un pizzico di solennità à la Fates Warning, ci mettono un buon tiro che mostra la ricerca di una certa immediatezza e sono attenti a inserire un forte sapore italiano grazie ai testi in madrelingua. L’abilità della band è sicuramente quella di rendere molto ricchi pezzi che si aggirano intorno ai quattro minuti, mostrando, quindi, buone capacità sia esecutive che a livello di composizione. Al centro della scena c’è la fondatrice Deborah, autrice di tutti i testi e capace di creare linee melodiche vocali che catturano l’attenzione immediatamente. Il resto della band ovviamente non fa da semplice contorno; con grande professionalità, gli strumentisti in classico power-trio chitarra/basso/batteria provvedono alle abbondanti dosi di energia che ogni brano sprigiona, attraverso ritmi rocciosi e riff potenti. Le sonorità sempre heavy, tra l’altro, sono abbastanza oscure e a tratti viene anche da pensare ai napoletani Presence, anche se rispetto a questi ultimi sono molto minori le connotazioni prog. Sicuramente un esordio valido nel suo ambito.



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Peppe Di Spirito

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