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IL BALLO DELLE CASTAGNE Soundtrack for an unreleased Herzog movie SPQR/Black Widow 2015 ITA

Disco davvero singolare quest’ultimo del Ballo Delle Castagne, teoricamente una rielaborazione di vecchi demos e composizioni dimenticate durante la registrazione dei precedenti due album “Surpassing All Other Kings” e “Kalachakra”: da questa operazione di recupero è scaturito un lavoro complesso ed ambizioso, un concept idealmente dedicato al cinema di Werner Herzog, un’influenza quella del grande regista di Monaco che aveva caratterizzato anche i precedenti lavori del Ballo Delle Castagne, “Kalachakra” ad esempio è anche il titolo di un documentario di Herzog (“La Ruota Del Tempo”), su un rito di iniziazione buddista; Il Ballo Delle Castagne si è spinto oltre ed ha creato una colonna sonora immaginaria per un film di Herzog, rimasto ancora inedito fino ad oggi ed ovviamente, ahimé, inesistente…
E’ facile intuire come la musica del Ballo Delle Castagne abbia come punto di riferimento fondamentale Florian Fricke ed i suoi Popol Vuh: Marco Garegnani, tastierista e principale autore delle musiche, ha fatto un piccolo capolavoro con una “In The Garden Of Popol Vuh” completamente dedita alla poetica sonica di Fricke evocatrice di misticismi esotici ben noti ai cultori del cinema di Herzog, con l’ausilio di un Harpsichord, samples estrapolati da contesti cerimoniali e percussioni tribali, è stato perfettamente ricreato il clima onirico di film come “Herzaus Glas” od “Aguirre”. Ma non è solo ai Popol Vuh che il Ballo Delle Castagne guarda ma è un po’ a tutta la scena acid folk rock tedesca, “Lentus In Umbra” è un crocevia tra l’occidente psichedelico e l’oriente mistico, lunga strumentale folk intarsiata dai suoni del sitar e del synth, sulla scia diWitthüser & Westrupp ed Amon Düül; in effetti l’unico vero lavoro di gruppo al completo del Ballo Delle Castagne in questo cd lo si può ascoltare nel “Pianto Di Cristo Su Gerusalemme”, brano di heavy psichedelico dalle tendenze doom progressive e gotiche, con la voce soprano di Maethelyiah alle backing vocals ed un testo criptico sugli antichi misteri del cristianesimo. Però il meglio Il Ballo delle Castagne ce lo offre proprio nei momenti più acustici, come accade ancora nell’avvolgente “Profumi D’Oriente”, in cui si introduce alle sonorità acid folk un approccio più arioso, in sintonia con un certo tipo di progressive italiano… C’è spazio per le atmosfere neoclassiche di “Sicut In Caelo”, altro passaggio dai toni decadenti e gotici, con una lunga coda strumentale per il pianoforte di Garegnani frastagliato dal moog di Vinz Aquarian.
Diversamente dalla versione in tiratura limitatissima del 33 giri, questa stampa in cd di “Soundtrack For An Unreleased Herzog Movie” aggiunge un paio di brani, con in particolare un’interessante chiusura elettronica dove si compendiano le caratteristiche dell’album e vengono approfondite ulteriormente le componenti più etniche e mantriche. Al di là di alcune forzature derivate comunque da un materiale che all’inizio doveva essere marginale per la vita del Ballo Delle Castagne, questo disco rappresenta al momento forse la loro opera più soddisfacente ed originale, sicuramente un disco unico in un panorama musicale, quello italiano, che spesso ha trascurato e sottovalutato più o meno volontariamente le sonorità kraut e psichedeliche…



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Giovanni Carta

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