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ATOM ORR Light in the doorway Chatbooks 2016 USA

Pubblicato in una limitatissima tiratura di cento copie, un digita photobook che oltre al cd contiene una bella serie di foto realizzate proprio da Atom Orr (alias Christopher Hoffee), “Light In The Doorway” è stato prodotto con la certezza di un’imminente e definitiva dipartita del formato cd: come nei precedenti lavori di Atom Orr, i brani di “Light In The Doorway” sono infatti disponibili online sul suo sito internet, ma un formato digipack così ricco di contenutici indica comunque che il supporto fisico per essere appetibile dovrebbe anche avere un solido spessore artistico in fatto dicontenuti extramusicali o multimediali, anche se i costi produttivi conseguenti potrebbero diventare relativamente ostici. Atom Orr comunque ha già realizzato una bella serie di dischi rimasti pressoché sconosciuti, ben dodici, questo suo ultimo EP dalla durata di un vecchio 33 giri (circa 35 minuti) è a tutti gli effetti un disco di progressive rock composto da quattro brani piuttosto articolati incentrati sulla presenza vocale di Hoffee, modulata su toni molto caldi e confidenziali, quasi cantautoriali, con ampi fraseggi folk di chitarraacustica e melodie accattivanti; lo stile di Atom Orr in questo suo ultimo disco mantiene una classica cifra stilistica nel rock sinfonico ma offre aperture interessanti, con buone variazioni psichedeliche e pure qualche tentativo vagamente electro-wave giusto per arricchire il tessuto sonoro. Tra le tante incisioni prodotte da Hoffee, “The Light In The Doorway” è probabilmente quello che si avvicina di più al concetto canonico di progressive rock, forse stimolato dal crescente interesse verso il prog degli ultimi anni… L’approccio di “Light In The Doorway” è tipicamente americano, come nei precedenti lavori Christopher Hoffee si autoproduce e suona gran parte degli strumenti, a parte la batteria riservata a Matt Lynott, l’atmosfera del disco è piuttosto ariosa e positiva, idealmente non distante dagli ultimi Echolyn e Yes, Atom Orr è comunque abbastanza ineffabile per essere completamente identificato in qualche band, in effetti è capace di iniziare un brano con un moodoscuro ed elettronico per proseguirlo con tabla e synths cosmici con un andamento obliquo e mistico che sarebbe piaciuto a Daevid Allen; nell’approccio roots-folk rock sempre presente nei brani, come in passato, i Rem potrebbero essere un punto di riferimento come i Pearl Jam per le parti più “hard”, potremmo forse accostare Atom Orr ad un altro irregolare del progressive rock americano dedito alla musica acustica come Steve Unruh, anche se quest’ultimo tende più a sviluppare l’aspetto tecnico della sua musica mentre Orr preferisce approfondire la componente atmosferica e psichedelica… Oltre che ottimo chitarrista Hoffee è anche bravo un produttore, in passato aveva gestito anche una sua piccola etichetta discografica e prodotto altri svariati artisti, e riesce a rendere in maniera molto efficacela profondità dei suoni,come nella sinfonia spaziale di “A Few Light Years Away”. Con molta probabilità il lavoro di Atom Orr verrà ancora ignorato, nonostante il talento e le grandi potenzialità melodiche lo stile ibrido ed eclettico che caratterizza la sua musica rientra comunque a far parte della nicchia nella nicchia, quindi destinato per pochi curiosi, attenti e collezionisti. Vale comunque la pena dare un’occhiata anche al repertorio fotografico proposto insieme al cd, piuttosto dinamico e raffinato nelle oniriche sfumature cromatiche. Nel caso che la tiratura del cd venga presto esaurita, tutti i brani, compresa l’intera discografia, sono liberamente disponibili per l’ascolto sul sito internet http://atomorr.com/sound


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Giovanni Carta

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