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ROBERT JÜRJENDAL Vesi leiab tee / Water finds a way NEWdOG Records 2021 EST

Scenari sonori molto suggestivi in questo cd che in un’ora presenta quattordici tracce caratterizzate da atmosfere sognanti. A idearle Robert Jürjendal, chitarrista estone cresciuto nella Crafty Guitar School di Robert Fripp e che ama sperimentare con le possibilità offerte dal suo strumento al giorno d’oggi. Chitarra elettrica, Touch guitar, chitarra 12 corde e guitar synth sono le protagoniste del suo nuovo album “Water finds a way” (i titoli del disco e dei brani sono indicati sia in estone che in inglese). A seguirlo, la moglie Signe alla voce, il figlio Anti al violoncello e il pianista venezuelano Miguel Noya. A completare il quadro famigliare, segnaliamo anche che l’artwork è opera della figlia Lotte.
Banditi quasi del tutto i suoni percussivi (viene usata solo qualche campionatura qua e là programmata dallo stesso Robert), il disco punta su soluzioni legate al tocco educato di Jürjendal, che non fa sfoggio di virtuosismi, ma che è capace di mostrare ugualmente una tecnica sopraffina, con esecuzioni, sovraincisioni e timbri che affascinano fin dal primo ascolto.
A volte l’eleganza della chitarra è protagonista assoluta, ma ci sono anche episodi in cui gli interventi del violoncello e del piano e quei suoni diafani e ambient sullo sfondo contribuiscono a dare ulteriore forza all’umore dei pezzi che tendono a trasmettere una piacevole serenità. Queste caratteristiche non vengono meno, anzi sono ulteriormente esaltate, quando interviene l’ugola armoniosa di Signe, impegnata per lo più in vocalizzi eterei.
Questo disco non ha grandi pecche. È raffinato, suonato egregiamente, le composizioni sono molto belle e la registrazione pulitissima esalta ancora di più i suoni che si diffondono durante l’ascolto. È una sorta di viaggio spirituale personale, in cui ogni ascoltatore, come indicato dallo stesso Robert, troverà un suo significato. Certo, stiamo parlando di un lavoro non molto dinamico, come tutti quelli in cui prevale un indirizzo legato al “progressive ambient” (se proprio vogliamo trovare delle coordinate stilistiche) e che va ad annodarsi alla new-age, alla classica, al post-rock, alle sonorizzazioni per film, al minimalismo. È sicuramente a chi ama proposte legate a questi scenari che ci sentiamo vivamente di consigliare l’acquisto.



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Peppe Di Spirito

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