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TONI ESPOSITO Gente distratta Numero Uno 1977 (Numeo Uno 2021) ITA

“Gente distratta” è il terzo disco solista di Toni Esposito e segue l’omonimo del 1974 (noto anche come “Rosso Mediterraneo”) e “Processione sul mare” del 1976. Anche se con attente ricerche su internet è ancora possibile trovarlo a prezzi accettabili, accogliamo con piacere la pubblicazione, per la prima volta, di una ristampa di questo album, in vinile rosso.
I primi lavori di Esposito sono quelli più noti ed apprezzati dagli appassionati di progressive rock, grazie ad una serie di composizioni ricercate, in cui l’artista seguiva una propria visione del jazz-rock, contaminandolo di vari altri elementi. Ma sarebbe ingiusto mettere da parte “Gente distratta”, episodio comunque importante e contenente musica di altissima qualità.
Anche se non perde gli elementi mediterranei che avevano caratterizzato i primi due dischi, questo album si avvicina maggiormente ad un jazz-rock influenzato dal filone americano, Weather Report in primis. “Influenzato” non vuol dire fortemente debitore e men che meno contraddistinto da poca anima. Anzi, il feeling che scaturisce dall’ascolto resta comunque elevatissimo, grazie ad una sezione ritmica avvolgente e fantasiosa, con la straordinaria abilità di un Toni Esposito in forma smagliante, ben supportata dal basso dinamico e preciso di Gigi Di Rienzo, autore di una prova encomiabile, e dalle congas di Karl Potter, che in quegli anni era una sorta di prezzemolino pronto a prestare le sue doti ai più disparati artisti italiani. Ma una nota di merito particolare va al lavoro di Ernesto Vitolo, impegnato con piano acustico, piano elettrico, sintetizzatore e organo. A volte solo come accompagnamento o come strumento ritmico, a volte in magici voli solistici, il tocco del tastierista si sente eccome ed arricchisce le composizioni di un colore caldo e attraente, mostrando tutta la sua abilità nell’abbinare tecnica e gusto raffinato. “Last but not least”, troviamo Robert Fix al sassofono, reduce dall’esperienza con i Saint Just e già presente nelle precedenti prove di Toni, pronto nuovamente a dare il suo importante contributo.
L’LP contiene sei composizioni strumentali, vivaci e dai tempi variabili; sei istantanee deliziose che, come accennato, gettano un ponte tra Napoli e il sound afroamericano. Era l’epoca in cui andava affermandosi il Neapolitan Power; sarebbero passati otto anni per toccare il successo commerciale di “Kalimba de Luna” e nel mezzo ci sarebbe stata la presenza nel super gruppo di Pino Daniele. E Toni Esposito mostrava tutto il suo talento anche con un linguaggio sonoro più asciutto rispetto ai suoi primi album, mantenendo comunque standard molto elevati di qualità. Le maglie e gli intrecci particolari dell’apparato percussivo sono gli elementi che danno il tratto distintivo a “Gente distratta”, album decisamente da riscoprire.



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Peppe Di Spirito

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