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BANCO DEL MUTUO SOCCORSO Greggio e pericoloso AMS Records 2024 ITA

Ci sono sorprese belle e inaspettate. Tra gli archivi della EMI sono state recentemente ritrovate alcune colonne sonore rimaste inedite. Una di queste fu realizzata per una serie TV in quattro puntate trasmessa nel 1981 dalla RAI e basata sul libro “Greggio e pericoloso”, romanzo distopico nel quale l’autore Roberto Vacca immaginava scenari politici ed economici derivanti dalla possibilità che il petrolio si rivelasse una fonte inesauribile. La graditissima sorpresa è che l’accompagnamento sonoro fu ideato ed eseguito dal Banco del Mutuo Soccorso. La gloriosa band aveva appena iniziato il suo percorso difficile degli anni ’80 con gli album “Urgentissimo” e “Buone notizie”, semplificando nettamente le proprie composizioni, rendendole particolarmente orecchiabili e allontanandosi nettamente dal prog dei giorni migliori. “Greggio e pericoloso” fu sicuramente un’ottima occasione per rituffarsi in sentieri musicali decisamente più complessi e avventurosi. La soundtrack è suddivisa in dodici sequenze. La prima è quella dei titoli e in cui ci sono i temi principali ripresi poi in particolare anche nella sesta e nell’ultima. Qui il Banco dà il meglio di sé, con delle cavalcate tra prog e funk-rock “poliziottesco” su ritmi agilissimi (splendido il lavoro alle percussioni di Karl Potter), come in voga nelle colonne sonore di quegli anni e con il pianoforte ed i sintetizzatori ad inseguirsi ed intrecciarsi. Nelle altre sequenze troviamo un Banco che si muove senza compromessi, che prova soluzioni ardite per creare un’atmosfera carica di tensione. Sperimenta, tra elettronica, effetti stravaganti e rumoristica nella seconda sezione, nella terza, nella quinta e nell’ottava, muovendosi su terreni battuti anni prima dai corrieri cosmici tedeschi. Nella quarta si lascia andare ad una ballad classicheggiante e cinematica con un elegante pianoforte in bella evidenza. Nella settima trova un bizzarro abbinamento di avanguardia e world music, con un tema ostinato di piano, scariche elettroniche, percussioni ossessive ed un senso di inquietudine costante. Nella nona e nella decima, invece, punta su un jazz brillante, visionario e romantico, sulla falsariga di certe esperienze già portate avanti da Giorgio Gaslini. Nell’undicesima traccia, infine, crea un sottofondo ambient e minimalista. In un periodo complicato in cui doveva dare un occhio alle mode e cercare di mantenere il suo nome alla portata di un vasto pubblico, il Banco con “Greggio e pericoloso” si è potuto muovere in totale libertà e senza sottostare ad alcuna logica di mercato. E continuiamo ad usare la parola sorpresa, per puntualizzare quanto sia buona la qualità di questa colonna sonora, dopo averla ascoltata e riascoltata. Certo, manca la voce straordinaria di Francesco Di Giacomo, ma non dimentichiamo che il Banco riuscì a farne a meno anche in occasione di “Garofano rosso” e di “Di terra”…

 

Peppe Di Spirito

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