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FAR VIBES Time's up Andromeda Relix 2024 ITA

Con questa nuova uscita la Andromeda Relix riporta in vita antiche realtà underground italiche degli anni ottanta, scomparse e rimaste oggetto di culto negli anni, i Far Vibes infatti sono una diretta emanazione dei Run After To, autori dell'omonimo EP prodotto da Paul Chain e uscito su Minutauro nel 1988, oltre ad un brano del loro altrettanto leggendario demo che diventò opener coverizzata sullo storico "Detaching From Satan" ("Occultism"). Vicissitudini personali e differenti orizzonti musicali hanno disperso il potenziale del gruppo, con un classico unreleased album che doveva essere il loro primo disco ufficiale perso nel tempo e recuperato solamente un anno fa... Siamo quindi piacevolmente sorpresi del ritorno di Maurizio Cucchiarini e Fabio Marra riuniti insieme come Far Vibes, con l'aggiunta del bassista Steve Mars: "Time's Up" è un lavoro di heavy progressive rock/metal che che pur non rinnegando le passate cadenze doom-metal vira con più decisione verso sfumature hard rock, talvolta quasi blues, mettendo da parte il retaggio nwobhm: una scelta che tende ad espandere e sviluppare le atmosfere più mistiche e prog della loro musica, inclinazioni progressive che già si potevano intravedere in maniera più o meno embrionale nell'EP dei Run After To. Cantato in inglese da Cucchiarini, "Time's Up" è di fatto un concept album sulla passione di Cristo suddiviso in nove capitoli che si dipanano piuttosto in scioltezza tra momenti acustici evocativi e passaggi heavy/doom non eccessivamente opprimenti: Cucchiarini si impegna volenteroso come in passato alle vocals, risultato ancora un pò artigianale a dire il vero, mentre tutt'altra storia ovviamente come chitarrista: la vena dark rock dei Run After To è rimasta intatta con potenti riff oscuri sulla scia di Black Sabbath, Trouble, Saint Vitus, perfino Type O Negative, efficaci interventi solisti di chitarra che non nascondono l'influenza di Paul Chain e del compianto Mario Di Donato, interessanti ed intelligenti variazioni acustiche che spaziano dal desertico goth-folk americano ad aperture progressive folk più ad ampio respiro, con un importante utilizzo delle tastiere a sottolineare i momenti più epici, drammatici e visionari. "Time's Up" si potrebbe considerare a tutti gli effetti come la naturale evoluzione dei Run After To, dal metal all'hard rock non si è persa nella scrittura di Cucchiarini quel senso di misteriosa e crepuscolare malinconia che rende i suoi brani coinvolgenti e piuttosto intensi. Un ritorno quindi gradito che merità la giusta attenzione tra i cultori del nostro italico dark sound.

 

Giovanni Carta

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