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EXODUS |
Niedokończony sen |
Gad Records |
2024 |
POL |
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Dopo la pubblicazione di un live inedito del 1980, la Gad Records propone questo nuovo documento degli Exodus, recuperando materiale dai primi anni di attività del gruppo e che finora aveva visto la luce solo in cofanetto oggi di non facile reperibilità. "Niedokończony Sen", questo il titolo dato all'album, contiene un demo registrato nel 1977, due brani risalenti ad una session radiofonica del 1978 e poi pubblicati su singolo, infine, un'ulteriore esibizione in radio datata 1979. In quegli anni la band si era assestata in quintetto con Pawel Birula (voce e chitarra acustica), Andrzej Puczynski (chitarra e voce), Wladyslaw Komendarek (tastiere e sintetizzatori), Wojciech Puczynski (basso) e Zbigniew Fyk (batteria). Era anche molto attiva dal vivo, al punto che era in programma un esordio discografico con un live (come avevano già fatto i connazionali SBB qualche anno prima), ma la Polskie Nagrania cancellò l’uscita perché riteneva la qualità di registrazione non sufficiente. Purtroppo quei nastri sono stati persi e per poter assaporare i brani che eseguivano in concerto dobbiamo ricorrere alle incisioni per il demo. Ed è questa la parte più interessante di “Niedokonczony sen”, grazie a quattro composizioni di durata elevata (sedici, sette, quindici e tredici minuti) che già mettevano in mostra ottime idee e poco importa qualche difetto di registrazione. "Nadzieje, niepokoje" apre le danze e fa capire che sotto certi aspetti gli Exodus erano già avanti, visto che riuscivano ad abbinare classiche influenze del prog sinfonico britannico degli anni '70 (Genesis, Yes e Pink Floyd in primis) ad elementi che sarebbero emersi nel new-prog pochi anni dopo. L'apertura floydiana d'atmosfera si protrae per cinque minuti, poi, tra impasti elettroacustici, l'intensità cresce, la sezione ritmica si fa più incisiva e le tastiere e la chitarra elettrica si ritrovano insieme a dettare le linee guida con un sound al contempo altisonante e graffiante. A seguire incontriamo giochi al sintetizzatore che fanno capire che siamo al cospetto di musicisti al passo coi tempi, intrecci abili, cambi di tempo continui, riff brillanti, melodie ricercate ed una breve ed efficace parte cantata a partire dagli undici minuti e intervallata da una sezione strumentale di chiara impronta Genesis (periodo 1976-77), con bell'assolo banksiano contrappuntato da arpeggi chitarristici. Gli altri brani del demo seguono questa stessa scia, mantenendo una forte coesione stilistica. Si va ben oltre la forma canzone, con ampissimi spazi strumentali in cui i musicisti si fanno valere e fanno emergere pure qualche influenza derivante dagli SBB, ma anche le parti cantate sono di qualità, per merito dell’ottima performance di Birula, che spicca in particolar modo con vocalizzi particolari in “Oda do nadziei”. Discorso un po’ diverso per i brani registrati in radio, che risultano più diretti, ma che hanno comunque diversi motivi di interesse. “Uspokojenie wieczorne” è una gradevole ballata; “To, co pamietam” si caratterizza per una raffinatezza malinconica, ma ha un breve intermezzo molto aggressivo; “Piesn na droge” è un pop-rock vibrante non troppo riuscito; “Wspinaczka” e “Dotyk szczescia” due ottimi strumentali, molto vivace il primo, più in odore di Pink Floyd (e con vocalizzi di Birula) il secondo, “Niedokonczony sen” condensa abilmente in cinque minuti il prog degli Exodus, tra raffinatezze acustiche e impennate elettriche e sinfoniche. Altra chicca di notevole interesse ripescata dalla Gad Records, che già annuncia nuovo materiale col marchio Exodus in uscita in futuro.
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Peppe Di Spirito
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