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MALAAVIA Danze d'incenso autoprod. 2002 ITA
Solari evoluzioni in cui il fascino del Mediterraneo e soprattutto del Medioriente assumono una valenza imprescindibile: tutto questo è racchiuso nella proposta dei Malaavia, band partenopea nata nel 1999 e che ha già al proprio attivo varie partecipazioni a rassegne e concorsi. La raffinata world music si tinge di progressive laddove negli arrangiamenti la presenza (discreta) delle tastiere di Oderigi Lusi vanno ad affiancare le chitarre del leader Pas Scarpato, per un risultato finale che certo non può dispiacere a chi già conosce ed apprezza gruppi come Indaco e Agricantus, che con i Malaavia condividono idealmente la volontà di abbattere determinate frontiere mentali ancor prima che fisiche. Il CD si snoda lungo tredici tracce, tutte di media durata e dagli ambiti compositivi abbastanza simili. Incantevole è la voce di Solimena Caloria, ma paradossalmente i testi, che pure coniugano bene poesia e impegno sociale, paiono talora vincolare e soffocare la struttura degli arrangiamenti. E infatti risultano apprezzabili un paio di pezzi strumentali: in primis i 7 minuti di "Danza d'incenso", delicato connubio di flauto ed archi dall'andamento mistico e trascendentale (i Malaavia hanno forse inventato la lounge araba?), oltre all'ironica stentoreità di "Surh-alàm". Non che altrove manchino felici intuizioni, a cominciare da "Sahara-Marrakesh", contagiosa e spumeggiante, per continuare con alcuni passaggi in cui si vanno a lambire le coste del cantautorato colto, come ne "Il cedro", in "Cuori d'elettricità" (quasi una outtake dal Battiato primi anni '80) e nella ieratica compostezza della "Canzone di Giuseppe", reminiscente Juri Camisasca. In generale affiora però la ripetitività di taluni schemi armonici, tant'è che i pezzi finiscono un po' con l'assomigliarsi tutti; inoltre il frequente ricorso all'elettronica in chiave ritmica non aiuta nella diversificazione. Quanto all'affabilità melodica, i detrattori potrebbero scorgervi la volontà di compiacere l'ascoltatore; personalmente parlerei invece di una naturale predisposizione a raggiungere il grande pubblico, in virtù di un messaggio musicale estremamente godibile, giocoso e divertente, capace di instillare allegria. E di questi tempi non è poco. Contatti: malaavia@yahoo.it.
 

Francesco Fabbri

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