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ARKTIS More Arktis tapes Arktis 1975 (Garden of Delights 1999) GER

Come anticipa il titolo ci viene offerto qualcosa in più rispetto al passato. Questa raccolta di inediti completa la breve carriera del gruppo (73/75) non senza qualche dubbio. Oltre al fatto di ascoltare brani inediti out-takes etc ci si rende conto che non tutto ha validità e forse lo scarto dell'epoca era motivato. È altrettanto vero che la sola "Highlands" vale l'acquisto, con quel suo passo Sabbathiano ma pur sempre di sfondo melodico. Decisamente irresistibile per gli amanti di chitarre spartane ma vive. L'intero loro spirito è il riflesso del tempo che li circonda. L'hard rock semplice e diretto si concede alcune divagazioni elettriche qua e là con sonorità ben più vecchie rispetto alle reali annate di pubblicazione. Il monolite rock ricorda Elias Hulk o Human Beast per la direttiva unica e distorta di una chitarra dominante. Nel frammentario collage mancano forse quegli aspetti vagamente romantici aiutati dalla melodia vocale di Karin che contribuivano con qualche attrattiva in più. Anche per loro è quindi d'obbligo l'ascolto dei primi due album.

 

Gerald Crich

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