La Musea ci offre la ghiotta occasione di ascoltare i primi due album del chitarrista Jean-Pierre Alarcen, con questa ristampa che li raccoglie in un unico cd. Questo musicista francese può definirsi un vero artista di culto per gli amanti del progressive, avendo realizzato uno dei più interessanti album di prog transalpino con i Sandrose nell'ormai lontano 1972. Dopo lo scioglimento di questa band, Alarcen si impegna in varie collaborazioni, fino a quando nel biennio 1978-79 realizza i due ottimi lavori strumentali solisti oggetto di questa recensione. La ristampa in questione è aperta dal secondo album "Tableau n° 1", una vera e propria sinfonia in tre movimenti (che avrà un seguito nel 1998), in cui Alarcen ci regala meraviglie con la sua chitarra, accompagnato da validi musicisti che contribuiscono alla grande a creare le situazioni orchestrali. La musica non lascia tregua: spesso pacata e atmosferica, si rigira in momenti più dinamici senza mai perdere quel romanticismo di fondo. Dopo questi tre movimenti si passa al primo omonimo album che è molto differente, essendo caratterizzato da un jazz-rock vivace e dall'anima latina. Sono presenti, però, due brani che contrastano decisamente con questo stile, basandosi su delicate orchestrazioni classicheggianti con gli archi protagonisti assoluti (una sorta di avvertimento del cambiamento stilistico che seguirà Alarcen negli anni a seguire). In questo cd abbiamo quindi un'ora e un quarto di pregevole musica, variegata, ben suonata e con valide idee; non lasciatevelo sfuggire.