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ALEXL Triz Rock Symphony/Musea 2004 BRA

Alexl è il nome d’arte di un polistrumentista brasiliano, Alexandre Loureiro, finalmente giunto al debutto discografico dopo un periodo di preparazione di diversi anni. La musica da lui ideata ha preso forma attraverso l’operato di un discreto numero di musicisti che si sono alternati suonando gli strumenti più vari: dal basso fretless agli archi, dall’oboe al clarinetto, dallo xilofono al mandolino. Un tale dispiegamento di forze ha senza dubbio permesso di usufruire di una tavolozza di suoni piuttosto carica, senza per questo abusare di queste risorse, né dar vita ad un’accozzaglia di note ridondanti e stratificate. Il risultato finale è infatti molto delicato, snello ed elegante: elaborato e allo stesso tempo semplice e raffinato. Gli aromi sono sudamericani ed hanno un sapore vagamente nostalgico e dolcemente malinconico, questo emerge anche da certi stili, piuttosto caratteristici, utilizzati nelle parti cantate. L’architettura sonora è agile ma articolata, molto fluida ed impegnativa ad un livello più profondo di ascolto, ma estremamente orecchiabile se gustata in maniera epidermica. Particolarmente eleganti, rifiniti e graziosi i momenti in cui si intrecciano fittamente più strumenti acustici, come nella preziosa “Vozes… Vozes…”. Molto interessanti sono gli intrecci delle voci, prodotte da diversi coristi, i quali si aggiungono al già fitto e ricco sottobosco di suoni. Xilofono ed ottoni richiamano alla memoria i Gentle Giant che si fanno sentire soprattutto nella movimentata “Porém… Quanto”, senza comunque perdere mai di vista il territorio sudamericano che fa da matrice comune per le variegate melodie elaborate dal poliedrico Alexl. Tra gli elementi più affascinanti dell’opera deve essere fondamentalmente considerata, mi piace ribadirlo, la ricchezza dei suoni, il cui impiego è stato attentamente studiato al fine di creare sensazioni di ascolto specifiche e particolari. Bisogna infine aggiungere che lo stile complessivo raggiunto da Alexl è piuttosto originale pur se ispirato da un retroscena musicale ben definito, ulteriore elemento di plauso per un album decisamente sopra la media.

 

Jessica Attene

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