Home
 
ANDROMEDA The immunity zone Silverwolf Production 2009 SVE

Gli Andromeda, giunti con questo “The immunity zone” al quarto lavoro in studio, sono un nome consolidato nel prog metal mondiale e questo disco non aggiungerà né toglierà niente alla loro fama.
Il problema, infatti, è che ci troviamo di fronte al solito classico disco di progressive metal. Belle voci, belle melodie, bei fraseggi, belle parti strumentali, ma quando finisci di ascoltarlo e lo riponi nella tua collezione di cd, ti accorgi che hai cinquecento gruppi che suonano nello stesso modo.
Il genere è oramai inflazionato e un disco come questo, seppur non suonato per niente male e con pezzi più che decenti, non riesce (e non riuscirà) ad emergere dalla massa di band che ha fatto del metal suonato bene la loro bandiera.
Anche un brano da 17 minuti come “Veil of illumination” vale quanto una bonus track di un qualsiasi disco dei Symphony X (gruppo con il quale gli svedesi hanno parecchio in comune); che senso ha quindi spendere tempo per un gruppo che per quanto bravo possa essere s’incammina su strade già segnate da altri che sono per giunta tuttora in attività?
Gli altri 8 brani che compongono questo lavoro si muovono tutti sulla stessa falsariga del brano principale, con momenti a tratti più metal, a tratti più progressive. Il brano che forse risalta di più è “Censuring truth”: pezzo costruito benissimo dove sia il cantato di David Fremberg e il lavoro chitarristico/tastieristico di Johan Reinholdz e Martin Hedin risaltano in tutta la loro forza dirompente.
Guardando indietro alla storia di questo gruppo, trovo il precedente lavoro degli Andromeda, “Chimera”, più completo e compatto di questo “The immunity zone”, tuttavia chi è iper appassionato di questo sottogenere progressivo penserà di esser di fronte ad un grande disco, gli altri, purtroppo, non ci troveranno un granché.

 

Antonio Piacentini

Italian
English