Home
 
AREA Live 2012 Up Art Records 2012 ITA

Un nome storico… Un nome impegnativo… Area… Un nome fondamentale per il prog italiano (e non solo), che quarant’anni fa significava innovazione, ricerca, sperimentazione, originalità. Anche impegno extramusicale. Un nome oggi “rischioso” da utilizzare. Sì, perché dai tre membri storici rimasti, Patrizio Fariselli, Paolo Tofani, Ares Tavolazzi non ci si può aspettare un’operazione “nostalgia”. Da un nome come quello degli Area si pretende tanto, forse troppo. Fortunatamente i musicisti rispondono alla grande! Dai concerti del 2011 e del 2012 nasce questa pubblicazione live, magnifica testimonianza di una band che ha ancora voglia di osare, che non vuole riposare su presunti allori di un passato glorioso. Due i cd. Nel primo una serie di brani storici, rielaborati e riarrangiati magnificamente. Sull’ossatura base delle composizioni, i tre musicisti, supportati dal funambolico batterista Walter Paoli, degno erede del compianto Giulio Capiozzo, operano in maniera jazzistica, aprendosi in improvvisazioni, slanci solistici e momenti di insieme che riempiono perfettamente quello spazio vuoto, che doveva essere enorme, lasciato dal mito di Demetrio Stratos. E così “Luglio, agosto, settembre (nero)”, “Nervi scoperti”, “Gerontocrazia – L’elefante bianco” e “Arbeit macht frei” rivivono in uno spirito nuovo, interamente strumentale, partendo dalle basi degli anni ’70, ma con un vigore ancora attuale, in un jazz-rock allo stesso tempo infuocato ed elegante e comunque pienamente credibile. Quelle che originariamente erano le melodie vocali vengono spesso eseguite dal piano di Fariselli e non si disdegna qualche diavoleria elettronica a mostrare una certa voglia di mantenersi al passo coi tempi. Solo in due occasioni si fa ricorso al canto: in “La mela di Odessa”, in cui si impegna Tofani e in “Cometa rossa”, dove Maria Pia De Vito si cimenta in vocalizzi incredibili e conturbanti e fa pensare che se dovesse entrare a far parte a tutti gli effetti della line-up degli Area ne potremmo vedere ancora di più belle… Il primo dischetto è portato a termine da “Sedimentazioni”, due minuti di caos assoluto nel quale è possibile scorgere riferimenti ad altri gioielli del passato. Siamo solo alla prima parte dell’album, ma c’è già da essere pienamente soddisfatti. Eppure gli Area ancora oggi sanno sorprendere e dare di più! Nel secondo cd, infatti, ci sono ben sei inediti, frutto di improvvisazioni, duetti, momenti solistici e nuovi tipi di ricerca sonora. Ci sono tre “Encounter”, nei quali i musicisti dialogano in coppia: nel primo, Tofani e Fariselli creano scenari sonori dall’atmosfera particolare, pronta a spaziare da frammenti d’Oriente ad un sound onirico e a tratti elettronico, non distante dai corrieri cosmici, tra dissonanze e bizzarre melodie; nel secondo, Fariselli e Tavolazzi si muovono su coordinate jazzistiche; nel terzo, Tavolazzi e Tofani sono in vena di sperimentazione e ambient. Tofani è poi protagonista assoluto in un brano in cui suona la trikanta veena, uno strumento a corde davvero unico, creato da un liutaio cremonese su indicazioni dello stesso musicista, che si caratterizza per tre manici ed effetti sonori stravaganti. Qui si avvertono vaghi riferimenti alla musica indiana e i “live electronics” fanno il resto. Addirittura commovente “Canzone di Seikilos”, una interpretazione pianistica di quella che è considerata la composizione completa più antica che si conosca nella musica occidentale. Infine “Aten”, in cui Tavolazzi si diverte con delle variazioni su “Nefertiti”, celebre pezzo del jazzista Wayne Shorter. Live da incorniciare per un gruppo che ancora suona in maniera divina!


Bookmark and Share
 

Peppe Di Spirito

Italian
English