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AZAZELLO Black day Moonchild 2000 RUS

Azazello, mi sembra, è il nome di un simpatico diavoletto le cui gesta stanno a metà strada tra il malefico e il dispettoso divertimento. Questa divertente opera prima di questi russi rispecchia il carattere dell'omonimo diavoletto, offrendoci 10 canzoni in cui l'elemento burlesco è tra le componenti principali, unita alla maleficità delle sonorità spesso heavy. Non parliamo di Prog metal, però... dato che la proposta degli Azazello si pone direttamente sulla scia di una concezione musicale inaugurata dai Gentle Giant, anche se in un contesto meno '70s. E' possibile contare un numero enorme di cambi di tempo anche in un brano di 4 minuti e anche nei momenti in cui la musica sembra prendere una certa direzione, con un'apertura sinfonica o un assolo, subito ci arriva lo schiaffo di un cambio repentino di tempo ad imporci di non prendere sottogamba l'ascolto di questo disco. Il massimo del burlesco sembra essere infine il brano conclusivo: un pacatissimo solo di chitarra acustica che si conclude con il canto di un uccellino. Tutto il disco in effetti sembra la colonna sonora di un sonno agitato da incubi e folletti vari; non un lavoro facile da digerire, alla lunga distanza, ma meritevole di esplorazione.

 

Alberto Nucci

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