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BYRD Flying beyond the 9 Lion Music 2001 USA

Metal neoclassico, più che Prog metal... sulle orme di Malmsteen, Savatage, Queen o Steve Vai. Questo quarto album del chitarrista di Seattle James Byrd (ex Fifth Angel) lo inserisce definitivamente in questo filone molto d'impatto nonché accattivante, anche se molti mal sopportano i toni troppo epici e le performance da virtuosi dello strumento che lo contraddistinguono. C'è da dire che questo disco in effetti è quasi la quintessenza del genere, quanto di più mirato si possa immaginare e quasi una summa dei nomi sopra riportati; una produzione ricca e che gli consente di muoversi liberamente ha comportato come risultato un album dal potenziale commerciale notevole e dall'appeal interessante per chi ama sonorità epiche e classicheggianti. Il disco gode anche della produzione e dell'apporto del multistrumentista Brian Hutchison, nonché del cantante Michael Flatters, vera novità per i dischi di Byrd; questi due nomi, c'è da dire, contano non poco alla buona riuscita dell'album. A volte un po' eccessivo nei toni, "Flying beyond the 9" presenta comunque un buon impatto melodico, elemento che non viene mai perso di vista anche nei momenti più sinfonici; gradevole, in finale.

 

Alberto Nucci

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