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BLACK JESTER Diary of a blind angel WMMS 1993 ITA

Quest'album d'esordio della band trevigiana sarà accolto senza dubbio meglio da un pubblico abituato a sonorità pesanti. Malgrado ciò, i suoi componenti non hanno mai nascosto di essere musicalmente affascinati dall'universo Progressive e, d'altronde, prima di reclutare il nuovo tastierista Nick Angel, membro esterno del gruppo era Alberto Ambrosi degli Asgard.
Detto della bellissima copertina, passiamo ad analizzare i contenuti musicali. Introdotto da una chitarra acustica, parte un po' in sordina il primo pezzo ("Night voices"); questione di pochi secondi e viene dato il via ufficiale all'album. La voce di Alex The Jester, pur rimanendo insufficiente, fa una migliore impressione rispetto a quanto avevamo potuto ascoltare sul demo-tape del 1990 e l'aver aumentato lo spazio dedicato alle tastiere, dà alla musica dei BJ, decisamente hard, un'ampiezza ed una sinfonicità nuova; queste le novità. La lunghezza e la complessità dei brani presenti sul CD, che già conosceva chi per l'appunto avesse ascoltato il demo, ci permette di apprezzare appieno l'interessante miscela heavy/Prog che ci propone questo gruppo. Gli adoratori di Magellan e Shadow Gallery (questi ultimi sono forse il riferimento più preciso) sono avvertiti. La solita zuppa? Forse, ma i BJ nella zuppa ci mettono le cipolle, cosa questa che potrà renderla indigesta a molti, ma che delizierà il palato di altri. Punti a sfavore non mancano, ad esempio, visto che con le tastiere si è fatto 30, si potrebbe far 31, dando loro un ruolo ancor più importante, soprattutto nei pezzi più tirati; oppure cercare di migliorare ulteriormente le prestazioni vocali del cantante, che tuttavia nei brani nuovi non se la cava male, tutto sommato.

 

Alberto Nucci

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