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BRAINTICKET Celestial Ocean RCA 1972 (Buy or Die 1996) NL

Simili ad una sorte di comune musicale itinerante guidata dalle fervide intuizioni compositive di Joel Vandroogenbroek e dalla brillante voce femminile di Carole Muriel, i BRAINTICKET licenziarono questa loro terza opera esattamente nel 1972 grazie al contributo produttivo della lungimirante RCA Victor italiana, che durante i primi anni 70 si distinse per il coraggio di scelte poco convenzionali o comunque non affrancate agli stereotipi delle logiche commerciali, pubblicando pertanto albums di grande valore artistico che aprirono inesplorati varchi di ricerca avanguardista tesa a far nascere, e conseguentemente sviluppare, modelli e linguaggi che nulla avevano a che fare con il caratteristico, usuale metodo di concepire la struttura sonora. Traendo ispirazione vitale da "Il libro tibetano dei morti", il gruppo abbandonava parzialmente le precedenti esperienze da comunità freak, per misurarsi con un discorso a più ampio respiro, a tratti pure filosofia): disegnando volute strumentali celestiali e pregne di bellezza e incanto, i BRAINTICKET ci introducono in un viaggio spaziotemporale, una specie di trasfigurazione musicale atta a larci passare disinvoltamente dalla sinistra tenebra all'intensità di una luce purissima e ricca di abbaglianti sfumature. Tappeti sonori delicati e ancestrali, melodie arcane e vorticosi crescendo di synth, epiche cesellature di flauto e dulcimer, influenze di carattere orientale, percussioni che guidano ritmicamente i brani con segnali di circolarità raga. orpelli acustici dal fascino sublime, tutto ciò concorre nel suggestivo svolgersi di "Celestial ocean", un albo fondamentale per chi nella musica non cerca tanto emozioni brevi e frastornanti, ma intende accrescere il proprio spirito in maniera intelligente e diversa.

 

Alberto Santamaria

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