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CHARLES BROWN |
Storm Rising |
Fossil Records |
2011 |
USA |
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Sesto album per questo chitarrista proveniente dal Colorado. In linea con lo spirito che ha permeato gli ultimi lavori, anche “Storm Rising” prende ispirazione da immagini naturali ed atmosferiche.
A differenza di molti suoi colleghi, che preferiscono fare tutto da soli, Charles Brown (peraltro omonimo di un vecchio bluesman) si affida ad una band vera e propria: Matt Bassano (tastiere), Steve Espinosa (basso) e Dave X (batteria). Per la verità questo aspetto in fase di produzione si sarebbe dovuto far pesare di più, cosa che invece non traspare molto. Resta comunque il fatto che, soprattutto nell’iniziale title-track o negli oltre dodici minuti della seguente “Oceans of Storms”, viene proposto un instrumental prog metal abbastanza corposo, con delle soluzioni tastieristiche che rientrano nei canoni classici del genere. È pur vero che molte volte Brown si affida a dei guitar synth, avendo così un controllo completo della situazione. Potenzialmente sembrerebbe ottima la scelta di alternare dei momenti di quiete a dei riff di matrice hard rock, la cui ispirazione spesso è da rintracciare nei vecchi e gloriosi Deep Purple, come avviene ad esempio in “On The Wings of Lightning”; la pecca, semmai, sta nel fatto che questo schema viene ripetuto nel medesimo modo un po’ troppo spesso, facendo perdere di peso creativo tale soluzione. E comunque gli stacchi non sempre appaiono spontanei, dando a volte la sensazione di una specie di “copia-incolla” artificiale. C’è però da dire che i suoni risultano ottimi, potenti e puliti allo stesso tempo, con il guitar-hero americano che fornisce davvero un’ottima prova nelle progressioni, conferendo grande dinamicità a tutti i brani. In questi casi, in cui l’artista cerca di creare determinate sensazioni nell’ascoltatore, si parla spesso di Joe Satriani come punto di riferimento; a dir la verità, nel caso di Charles Brown, verrebbe più in mente il Vinnie Moore di “Meltdown”, album in cui si era per un periodo abbandonato il neo-classicismo (pur permanendo la chiara impostazione classica). “Storm Rising” è un album che si ascolta con molta tranquillità e che scorre via velocemente. Forse anche troppo. Ma mai sgradevole, anzi.
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Michele Merenda
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