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ANDRÉ BALZER Entre l’alpha et l’omega Musea 2011 FRA

Mi chiedo come mai nessun solerte ed ispirato “esperto” di rock progressivo abbia ancora dato vita ad un sottogenere specifico dal nome altisonante di Theatrical Prog. Eppure le ragioni ci sarebbero, non fosse altro che per la spiccata tendenza dei nostri “cugini” francesi a produrre musica che abbina la recitazione alla composizione e all’esecuzione pura. In Francia si trova probabilmente la culla di questo fanta-genere, con gli Ange a fare da capofila, non solo nel cantato e nell’interpretazione ma anche nella costruzione delle composizioni e nei suoni, studiati per conferire un senso drammatico alla musica.
André Balzer è stato negli anni ’70 la voce di un’altra conosciuta band proveniente dalla Francia, gli Atoll, producendo con loro una manciata di album che hanno confermato la predisposizione dei francesi a realizzare questo tipo di commistione artistica. “Entre l’alpha & l’omega (opus 1)”, prova solista di Balzer, immancabilmente prosegue nella stessa strada, rafforzando ancora di più questa predisposizione con l’inserimento, in alternanza alle tracce musicali, di brevi recitativi. Questi sono quasi tutti molto stringati, al massimo poche decine di secondi, quindi non spezzano la continuità del discorso musicale, anzi si integrano felicemente ed in maniera naturale con esso. La musica è una gradevole rassegna di canzoni di diverso stile, con influenze ora folk ed etniche, ora elettroniche, ora acustiche, ora più rock, con il trait d’union degli arrangiamenti sofisticati a riunire il tutto in una salsa progressiva accennata ma evidente, soprattutto nei brani più lunghi e vari (“Lundi 5 au soir”, “Nirvana”, “L’alpha”). La componente cantautoriale è altrettanto evidente ma spicca sempre in maniera originale, con le melodie delle canzoni che si sposano con soluzioni vocali o strumentali denotanti l’evidente, e riuscitissimo, sforzo per sfuggire alla banalità. “Lasse-moi”, “La valse des dames” e “Beyrouth” sono perfette in questo senso. C’è tempo addirittura per una breve reinterpretazione di un brano degli Atoll (“Cerf-volant”, dall’album “Tertio”), con la quale André Balzer chiude un disco fuori da ogni logica o interesse commerciale, ed anche da qualsiasi definizione o aspettativa riconducibile al progressive di maniera. “Entre l’alpha & l’omega” è semplicemente un bel disco, costruito sulla bella ed espressiva voce del suo autore, piacevole e scorrevole e da ascoltare tutto d’un fiato.


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Nicola Sulas

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