Home
 
BUGENHAGEN Bu:gen’heigen Rebel Uke Records 2016 UK

Questo mini-cd di circa trenta minuti ci permette di fare la conoscenza dei Bugenhagen, un trio britannico che, partito come tribute band dei Pink Floyd si reinventa fino ad orientarsi verso un new-prog moderno. La proposta della band, infatti, presenta quel giusto mix di rock, romanticismo, atmosfere ariose e un po’ malinconiche e pop raffinato, visto che non disdegnano spunti melodici e orecchiabili. Volendo analizzare rapidamente i brani contenuti in “Bu:gen’heigen” partiamo col dire che l’incipit “Without you by my side” mette subito in chiaro le cose, con tappeti di tastiere, voce à la Steve Hogarth, arpeggi di chitarra e poi un crescendo sonoro che dopo un minuto porta all’esplosione, con suoni più duri per un new-prog energico che va avanti con cambi di tempo e che è condito da un refrain immediato. Inizia invece con sonorità un po’ elettroniche e con il basso in bella evidenza “But in this changing house”, per seguire poi un pop-prog elegante sulla scia dei Porcupine Tree di “Stupid dream” o dei No-Man, inframezzato da un breve, ma interessante, intervento sinfonico. Atmosfere floydiane aprono “The greatest of them all”, che si rivela il brano più diretto del lotto nonostante superi i sei minuti di durata; siamo al cospetto di una ballad in cui non manca qualche asprezza chitarristica. Quasi nove, invece, i minuti di “On the beach”, traccia che per dinamiche e sound è quella maggiormente vicina al new-prog più classico, con tratti epici, ma mantenendo sempre una certa attenzione alle linee melodiche. Come ultimo pezzo del mini-cd troviamo “Reckless”, che sembra quasi una outtake di “Season end” o “Holidays in Eden”. Possiamo concludere dicendo che “Bu:gen’heigen” è un discreto dischetto di presentazione, non certo da acquisto obbligato, ma che può trovare estimatori soprattutto in chi ha apprezzato l’evoluzione dei Marillion di Hogarth.



Bookmark and Share

 

Peppe Di Spirito

Italian
English