Home
 
BLIND MIRROR Abovethestars autoprod. 2001 ITA

Progressive-metal? Sì, ma non solo... e comunque si tratta di una definizione molto riduttiva per ciò che fa questo gruppo friulano. Alcune progressioni chitarristiche e qualche passaggio tendente allo heavy non devono trarre in inganno poiché la musica dei Blind Mirror è un energico miscuglio di sonorità, con una propensione per i lunghi temi strumentali, talvolta ripetuti fino all'ossessione, oppure ricchi di variazioni e spunti talvolta inusuali. Da ascoltare "Snake in the trees", col suo cantato stile anni '30, che si contrappone alla violenta "Turning wheel", caratterizzata dall'aggressiva e stralunata voce di Alessandro Seravalle dei Garden Wall. Non ho detto che i Blind Mirror sono in pratica un supergruppo poiché formato da membri di altre bands della zona, come i metallici Iconoclast o i dark Visionoir e includendo alcuni guests come il già ricordato Seravalle o J.T. Martin dei Tryptic. I bagagli musicali di questi musicisti si vanno ad amalgamare quindi in questo disco che non dice certamente nulla di innovativo ma che si fa ascoltare piacevolmente; devo dire che ciò accade maggiormente nei brani meno aggressivi. Menzione finale per la produzione, davvero ben curata, anche se il volume di registrazione è un po' basso.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

VISIONOIR The waving flame of oblivion 2017 

Italian
English