I Collapsar provengono dagli Stati Uniti (Lafayette, Louisiana) e escono con questo cd omonimo dopo diversi anni di attività. Brett Judice (batteria), Stephen Sheppert (chitarra) e Dave Graeff (chitarra) ci propongono un metal-prog estremamente elaborato e costruito sui pesanti riff intrecciati dalle due chitarre. La musica richiama a tratti certe soluzioni dei Rush più energici e, a mio parere, la struttura musicale poco eterogenea dei Sieges Even, tuttavia si può certamente delineare una forte predisposizione al puro metal, probabilmente dovuta alla presenza di due chitarre. In effetti nell’ascoltare i Collapsar si sente che manca qualcosa, e quel qualcosa è la linea del basso, perché pur avendo due chitarre che lavorano intrecciando riff e assoli in maniera sapiente, e pur avendo un batterista di buon livello che sa costruire basi ritmiche originali e estremamente varie, la mancanza di profondità nei diversi brani è palese, così come una maggiore presenza di atmosfere differenti. In generale trovo la proposta della band statunitense accattivante e ben riuscita, tuttavia mi sento di rimandare a settembre il lavoro, più che altro perché mi rendo conto che i Collapsar potrebbero davvero fare molto di più e che questa prima opera avrebbe davvero colpito nel segno se fosse stata prodotta da una band completa. Se assieme al trio ci fosse stato un bassista e magari un tastierista, questo cd avrebbe spazzato via tanta robaccia uscita ultimamente su mercato in ambito prog-metal.