Continua il viaggio che Pasquale Vaccina iniziò nel '73 con gli Aktuala e che lo ha portato a contatto con alcuni dei gruppi più spiccatamente sperimentali della scena italiana (vedi i Jumbo di "V.M. di 18 anni", il Telaio Magnetico, le collaborazioni con Roberto Mazza, Juri Camisasca, Mino de Martino dei Giganti, l'Albergo Intergalattico Spaziale, Battiato eccetera). Non si interrompe la ricerca di sonorità ancestrali, l'elaborazione di armonie eteree e lontane dalla quotidianità... non si interrompe un itinerario che Vaccina sta seguendo ormai da anni senza un'apparente meta fisica. Non si affretta neppure il passo, in questo terzo lavoro solistico, convenendo che gli sfoghi e le sfuriate non si confanno a chi ha come orizzonte temporale l'infinito. Un lavoro impalpabile, meditativo, caratterizzato dagli strumenti esotici di Vaccina oltre che dalla voce di Juri Camisasca. Un disco che sicuramente non è per tutti... e nemmeno per molti.