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ANTONELLO CRESTI - SIMON LEWIS - VITTORIO NISTRI In yonder garden Woven Wheat Whispers 2006 ITA/UK

Esordio interessante per questo trio italo-inglese formato dall'ex Nihil Project Antonello Cresti, da Simon Lewis (già con The Phoenix Cube e redattore del sito internet Terrascope) e dall'ex Dead Freaks Society Vittorio Nistri. In un certo senso "In Yonder Garden" continua l'esplorazione etnica e intrapresa dai Nihil Project nei loro due dischi usciti pochi anni fa in collaborazione con la Materiali Sonori, ed un ulteriore approfondimento della loro componente trance-psichedelica... In effetti le sensazioni che derivano dall'ascolto di questo cd non sono dissimili dai trips lisergici di una jam psichedelica infarcita di elementi esotici e tribali, senza trascurare il deciso utilizzo dell'effettistica elettronica per la creazione di soundscapes dronici ed ambientali. Composto da sei brani prevalentemente strumentali, "In Yonder Garden" rappresenta una buona occasione per respirare un'atmosfera intrisa di spiritualità pura ed incontaminata dalle scorie di una società decadente e paranoica: il disco si apre con "Fragment of the Ritual", sofisticata composizione in due parti all'interno della quale si susseguono come in una sorta di trance ipnotica e ritualistica le diverse sfaccettature musicali di questo progetto, dal jazz contemporaneo alla world music. I tratti di queste composizioni sembrano ricollegarsi alle cerimonie della Third Ear Band ed agli esperimenti world-jazz di Paul Horn, con ampi riferimenti all'ambient di Brian Eno, alla drone-music etnica di Robert Rich ed ai corrieri cosmici. Con "Descend", si fa avanti il cantato di Antonello Cresti e mentalmente diventa inevitabile un confronto con Franco Battiato, sia per questioni puramente timbriche della voce di Cresti che per il modo di far confluire nell'elettronica suggestioni etniche e svariati richiami alla musica classica cameristica. In aiuto al trio Cresti-Lewis-Nistri accorrono svariati musicisti, fra i quali segnalo la presenza rilevante del violinista Jamie Marie Lazzara e dal chitarrista Dathys B; proprio grazie ad una ricercata ricchezza strumentale ed effettistica si avverte "In Yonder Garden" una quantità di sfumature ed un'attenzione per i dettagli non comune, specialmente nel nostro ambito nazionale. L'epilogo di "In Yonder Garden" è affidato a "Blessing", il brano più esteso e forse più complesso del disco, caratterizzato in particolare da un efficace assolo di chitarra alla Fripp su un arioso tappeto elettronico, con delicati ed incalzanti riferimenti melodici alla musica minimale ed un'elegiaca e romantica conclusione per sezione d'archi.

 

Giovanni Carta

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NIHIL PROJECT Samhain 2005 

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